L’ultima edizione, quella del 2015, aveva già segnato un risultato eccezionale: la caduta del muro delle 500mila presenze. Secondo i dati ufficiali, presentati a fine rassegna, l’affluenza del 56esimo appuntamento con la Biennale di Venezia si è assestata su 501,502 visitatori contro i 475mila del 2013, a cui si devono sommare i 24.065 partecipanti alla vernice, 2.500 dei quali paganti attraverso la Biennale Card.
Significativa l’alta presenza dei giovani e degli studenti che hanno rappresentato il 31% dei visitatori totali. Va ricordato che Biennale 2013, da parte sua, aveva stabilito il record di visitatori, con 475 mila presenze, l’8% in più rispetto all’edizione 2011, che a sua volta, aveva superato del 18% quella del 2009.
E l’edizione 2017 promette di battere tutti i record.
Un po’ di storia. La prima edizione della Biennale ebbe luogo il 30 aprile 1895: l’ amministrazione comunale di Venezia, guidata dal sindaco Riccardo Selvatico ( docente all’ Accademia delle Belle Arti), aveva deliberato nel 1893 di istituire una Esposizione artistica nazionale da tenersi a scadenza biennale. All interno dei Giardini Napoleonici di Venezia venne , quindi, costruito il Padiglione Pro- arte , con una stanza dedicata a ciascuna regione italiana accanto ad alcune sale per artisti stranieri. Il grande successo delle prime edizioni comporto’ l ampliamento della struttura : nel 1907 il Belgio costruì il primo padiglione nazionale . Seguì l’ Olanda e la Spagna e negli anni 26 edifici, per un totale di 29 Nazioni attualmente rappresentate ai Giardini. Nel frattempo l’ esposizione si estese anche all’ Arsenale e altri padiglioni vennero ospitati in diverse zone della città. Alla Biennale hanno esposto i più grandi artisti (all’epoca) contemporanei : Gustav Kimt ( 1899), Renoir, Courbet ( 1910), Matisse, Cezanne, Van Gogh, ( 1920), Modigliani (1922), Chagall ( 1928), De Chirico (1930), Dalì, Kandiski, Miro’ (1948), Pollock (1950), Koons ( 19901), Damien Hirst e Cattelan.