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Salvatore Garau, arriva la testa dell’Anguilla di Marte

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L’artista sardo Salvatore Garau, uno dei protagonisti della contemporary art internazionale, ha terminato un’installazione di 7 metri d’altezza e 3 tonnellate di ferro battuto, chiudendo un progetto iniziato 11 anni fa, quando aveva inaugurato a Santa Giusta (in provincia di Oristano), dove è nato, “Anguilla di Marte”, una scultura di 12 metri, che raffigurava appunto la coda del pesce. Ora all’anguilla spunterà la testa, che sarà collocata in un luogo ancora segreto, ma non lontana dal resto del corpo. E’ possibile, comunque, recarsi presso il laboratorio del fabbro Stefano Piga e vedere alcuni dettagli dell’opera tanto attesa.

La nuova scultura è stata realizzata in due parti che stanno per essere smaltate e saldate. Raffigura una bocca aperta che addenta due teste elleniche del II secolo avanti Cristo, perfette copie del Satiro scoperto sotto la laguna sarda durante gli scavi diretti nel 2009 da Del Vais e Sanna.  «La testa dell’anguilla ha vagato per 11 anni sotto una terra ricca di storia e civiltà», racconta il Maestro sardo, «adesso spunta nervosa, tenendo tra i denti tracce del nostro passato, quasi a voler metterci in faccia chi siamo stati e a ricordarci da dove veniamo: La nostra è stata terra di commercio, di ricchezza e di incontro di tanti popoli».

Garau aveva deciso di realizzare la testa solo quando, tre anni fa, si era trovato di fronte alla ceramica del Giovane Satiro. In quel momento è nata l’idea e il desiderio di realizzare la scultura, dandogli non solo un senso che rispetta il genius-loci, ma anche aprendo l’opera a una lettura che si presta a nuove interpretazioni. 

Conclude Garau: «l’Anguilla di Marte è un’opera che ha il compito di rammentarci che dimenticare le nostre origini è un’offesa al nostro presente che sta già diventando futuro».

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Four Seasons hotel Milano riprende il sunday brunch con il “Lead with care”

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“Dal 20 settembre siamo entusiasti di poter di nuovo offrire il nostro brunch domenicale” afferma la general manager Andrea Obertello, forti anche del protocollo “Lead with care”. Di cosa si tratta? Un programma che garantisce sicurezza assoluta ai clienti e al nostro persoonale, aggiornato con le ultime disposizioni sanitarie stilate dal Ministero della salute nella lotta al contrasto del COVID-19″.

E aggiunge: “Tutto il nostro team ha lavorato per continuare a garantire la stessa atmosfera che ha reso il nostro brunch così tanto amato, e “l’experience” rimarrà del tutto invariata”.

Il brunch domenicale invita quindi a trascorrere ore di relax con i propri cari, gustando piatti caratteristici della tradizione del “Made in Italy” curati dal nostro chef Fabrizio Borraccino”, che include primi piatti, selezione di salumi e formaggi, arrosti, gelati artigianali creati dal “pastry Chef Daniele Bonzi “ , cocktail d’autore e tanto altro ancora.

l’offerta è completata da musica dal vivo e, se lo si desidera, da un servizio di baby sitting gratuito per le famiglie.

Dal 20 di settembre, tutte le domeniche dalle 12,15 alle 15.

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Gran Meliá conquista Milano con Palazzo Cordusio e inaugura una nuova era

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Meliá Hotels International (MHI) è lieta di annunciare l’apertura di Palazzo Cordusio Gran Meliá, l’avvenimento milanese più atteso perché l’hotel ha sede in una delle piazze più importanti della citta’.

Ospitato nello storico Palazzo Venezia gioiello del patrimonio Generali all’interno di un’icona dell’architettura italiana del XIX secolo, il flagship hotel incarna l’eccellenza in una moderna interpretazione dell’ospitalità di lusso.

Per oltre un secolo sede centrale milanese della compagnia, l’hotel segna l’arrivo del marchio Gran Meliá a Milano e affianca la proprietà sorella di Roma, Villa Agrippina.
Eretto in stile eclettico fra il 1897 e il 1901 da Generali su disegno dell’architetto Luca Beltrami, Palazzo
Venezia rappresentò il più ampio piano di rinnovamento dell’area avvenuto fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del
Novecento.

Palazzo Cordusio è destinato a imporsi come nuovo hotspot gourmet in città grazie alla collaborazione con Sunset Hospitality Group, azienda leader nell’offerta di esperienze uniche di ospitalità, che proporrà concept raffinati di ispirazione globale.

Secondo hotel a marchio Gran Meliá e quarta proprietà di lusso in Italia di MHI, l’apertura di Palazzo
Cordusio
rafforza ulteriormente la presenza del Gruppo nella destinazione come attore chiave nel
segmento dell’ospitalità di lusso
La riapertura sotto l’egida di MHI sarà volano della riqualificazione di Piazza Cordusio,
che promette di
restituire ai milanesi e ai viaggiatori internazionali uno degli snodi più antichi e fondamentali della città, collegando simbolicamente il Duomo con il Castello Sforzesco.
Il recente progetto di rinnovo è stato gestito da Generali Real Estate e MHI con il supporto dello Studio Marco
Piva,
che si è occupato della progettazione e Direzione Artistica delle facciate esterne e di tutte le porzioni
soggette a vincolo monumentale
, dell’architettura degli interni, delle terrazze e della corte.
Un importante intervento conservativo ha visto protagonista lo scalone monumentale, di cui sono stati mantenuti e riportati allo splendore originario i marmi a parete e a pavimento, così come il portale originale con l’intestazione “Assicurazioni Generali” e la lunetta a mosaico. Testimonianze preziose della funzione
precedente del palazzo, la cui estetica è stata riportata su tutti i portali della scala storica e in quelli creati ex novo

per mantenere una coerenza stilistica in tutto l’albergo. Il palazzo rinnovato fa ora parte del portafoglio immobiliare
europeo di Generali.
La ridistribuzione degli spazi interni ha permesso di realizzare 84 camere e suite preservando le parti strutturali e gli elementi vincolati, rifunzionalizzando le aree per la nuova destinazione d’uso.
La maggior parte delle soluzioni abitative è caratterizzata da imponenti finestre e in alcuni casi balconi privati che
assicurano abbondante illuminazione naturale e affacci unici su Piazza Cordusio e il Castello Sforzesco, via
Orefici, via dei Mercanti e il Duomo.
Del progetto di interior design nelle camere e negli spazi comuni è stato incaricato lo Studio Asah di Alvaro e
Adriana Sans,
da anni partner preferenziale di MHI, che ha privilegiato uno stile sofisticato e contemporaneo
in grado di regalare soggiorni memorabili nel cuore di Milano.
Tutte le camere e suite, così come alcune pareti nei corridoi, sono impreziosite da tessuti e pattern Rubelli per
richiamare e celebrare le radici veneziane di Generali,
mentre fra i complementi di arredo figurano pezzi iconici
dei più importanti marchi Made in Italy come Molteni, Cassina, Fornasetti, Flos, Oluce e Foscarini, affiancati
a nomi internazionali.
Rinomato per la creazione di esperienze uniche in tutto il mondo, Sunset Hospitality Group è cresciuto fino a
diventare un’azienda leader nel settore dell’ospitalità lifestyle, che attualmente opera in sedici paesi.
Il gruppo supervisionerà l’offerta culinaria dell’hotel per riunire gli ospiti attraverso il cibo, introducendo
quattro eccezionali concept originali nella scena gastronomica
della città con il debutto di Gioia Pasticceria, Giardino Cordusio, Isola Restaurant e SACHI:


Gioia:
posizionata al piano terra e con affaccio diretto sulla Piazza, Gioia Pasticceria è stata creata in
collaborazione con il maestro fornaio Fabio Bertoni per offrire l’esperienza di un’autentica pasticceria;

Giardino Cordusio: il cocktail-bar italiano nella corte interna dell’albergo è un progetto congiunto con
Giancarlo Mancino, pluripremiato barman consulente e partner ufficiale di The World’s 50 Best Bars. Il
concept offrirà cocktail d’eccezione in un ambiente caratterizzato da elementi di spicco creati da Giancarlo:
un “Altare” Martini di design dove verrà preparata un’ampia scelta di cocktail Martini e il Negroni Al fresco,
che verrà conservato per almeno 30 giorni in anfora.

Isola: guidato dal Brand Chef Francesco Bagnato, Isola porterà un’esperienza culinaria unica a Milano
offrendo specialità italiane ispirate alle isole meridionali d’Italia, insieme a un’ampia selezione di vini. Il
ristorante vanta un’ampia terrazza con vista sul Palazzo della Ragione e su Piazza Mercanti. Il marchio è
stato recentemente premiato dalla Guida Michelin e vanta una presenza globale in destinazioni chiave,
tra
cui Dubai, Bodrum, Marbella e Marocco;
SACHI: già ben affermato a Londra, SACHI è destinato a diventare il centro della scena gastronomica
milanese
sotto la guida dell’acclamato Chef Moon Kyung Soo, la cui impressionante carriera comprende
concept pluripremiati come SUSHISAMBA Dubai e Attiko. Il ristorante giapponese offrirà un bancone
Omakase, un’ampia sala e un’incredibile terrazza-giardino con vista sul Duomo. SACHI promette di accompagnare gli ospiti in un viaggio accattivante attraverso i diversi e squisiti sapori del Giappone, enfatizzando ingredienti locali e stagionali durante tutto l’anno.


Al piano -1, gli ospiti possono accedere a un’intima area wellness con piscina interna, sauna, bagno turco, docce
emozionali, cascata di ghiaccio e area relax;
al terzo piano la palestra attrezzata Technogym con affaccio a tutta
larghezza sul Palazzo della Ragione e Piazza Mercanti.

L’arrivo del primo indirizzo a marchio Gran Meliá a Milano – il secondo in Italia dopo il successo decennale della proprietà di Roma – rappresenta un importante traguardo per MHI e una conferma della centralità dell’Italia nel piano di sviluppo dei luxury brand del Gruppo, che vede già confermata entro il 2024 anche l’aggiunta di un quinto albergo parte di Meliá Collection a Milano.

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Il “Grande trionfo” di Gio’ Ponti creato da Richard Ginori in mostra a Milano

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Il FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano ETS e la Fondazione Museo Archivio Richard-Ginori della Manifattura di Doccia sono lieti di presentare al pubblico ilCentrotavola per il Ministero degli Esteri di Gio Ponti realizzato dalla Richard Ginori tra il 1927 e il 1929 nella storica Manifattura di Doccia.

Dal 6 dicembre 2023 al 28 gennaio 2024 a Villa Necchi Campiglio tutti potranno ammirare per la prima volta in una Casa Museo, il centro tavola in porcellana disegnato dal grande architetto milanese per la nota azienda ceramica di Sesto Fiorentino.

Rara testimonianza della collaborazione tra Gio Ponti e Tomaso Buzzi, il centro tavola è una vera e propria creazione scultorea costituita dalla figura allegorica dell’Italia adagiata su una conchiglia a cui si aggiungono animali araldici e piccoli elementi in porcellana, il tutto tradotto attraverso una reinterpretazione dell’Antico in gusto Art Déco. Il grande Trionfo, commissionato all’azienda toscana dal Ministero degli Esteri nel 1926, pensato per ornare le tavole delle sedi diplomatiche in occasioni di grande rappresentanza, è allestito per la prima volta in uno spazio che richiama la sua funzione originaria di decoro scenografico come il tavolo della Sala da pranzo di Villa Necchi Campiglio.(didascalia: Gio’ Ponti e Italo Griselli per Richard Ginori. Centrotavola per il Ministero degli esteri; 1927-1929, porcellana e oro.

Crediti: Museo Ginori, Amici di doccia/Arrigo Coppitz).

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Florim inaugura a New York il nuovo Flagship Store di 560 mq

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Il nuovo Florim Flagship Store di 560 mq inaugurato da pochi giorni si affaccia sulla 5th Avenue, nel cuore di Manhattan e a pochi isolati dall’Empire State Building.

L‘azienda, Florim SPA SB, capitanata da Claudio Lucchese, figlio del fondatore Ing. Giovanni Lucchese, con un’innata passione per la bellezza e il design, produce da oltre 60 anni superfici ceramiche per tutte le esigenze dell’edilizia, dell’architettura e dell’interior design.

Presente a New York dal 2015 con uno showroom sulla Madison Avenue, si è spostata nel quartiere NoMad, dove l’energia del centro incontra l’eleganza dei quartieri alti.

Le vetrine del Flagship si affacciano dal primo piano del 277 Fifth Avenue, sede del prestigioso grattacielo di oltre 200 metri progettato dall’architetto Rafael Viñoly, che offre una vista panoramica sullo skyline di Manhattan. Lo showroom si sviluppa su una superficie di 560 MQ con un’imponente vetrata di 520 MQ in continuità su due lati e che abbraccia due piani.

Gli spazi sono stati disegnati  da Florim in coerenza con gli altri Flagship Store e le grandi superfici ceramiche  rivestono molteplici ambienti residenziali e commerciali mostrando eccellenza,bellezza, funzionalità e versatilità. Pavimenti, rivestimenti, countertop bagno e cucina, tavoli, caminetti, elementi tridimensionali, applicazioni a soffitto e sistemi di facciata ventilata sono solo alcune delle soluzioni applicative esposte.dall’esterno, consentendo di intravvedere le lastre Florim sia dalla 5th che dalla 30th Avenue.

All’inaugurazione, lo scorso 16 novembre, hanno presenziato per il taglio del nastro anche il Console Italiano Cesare Bieller, una rappresentanza dell’ICE – Italian Trade Agency di New York e dell’associazione NKBA – National Kitchen and Bath Association.

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Colombo Industrie Tessili con il Politecnico di Milano per “(R)evolving Beauties”

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Investire sui giovani studenti significa investire sul futuro: Colombo Industrie Tessili, azienda storica fondata nel 1962 in provincia di Como, ne è consapevole da anni e proprio per questo ha attivato da lungo tempo importanti collaborazioni con le principali Scuole e Università del comparto fashion italiano per sostenere lo sviluppo di una 

moda innovativa e sostenibile. In questo percorso rientra la nuova collaborazione con il Politecnico di Milano che l’azienda ha avviato il giorno 13 novembre prendendo parte al progetto “(R)evolving Beauties”, presso il campus del Politecnico in Bovisa. Colombo Industrie Tessili, in quanto eccellenza del comparto tessile italiano, è stata coinvolta dalla prestigiosa Università per accompagnare l’operato di 51 studenti della Scuola del Design del Politecnico di Milano che si laureeranno in Design della Moda. I partecipanti al progetto “(R)evolving Beauties”, che si concluderà a luglio 2024, dovranno presentare come primo step 10 modelli e 3 capi. Un primo avanzamento verrà fatto a febbraio 2024 mentre a luglio prossimo gli studenti avranno la presentazione finale di un drop di collezione composto da 35 modelli di cui 8 realizzati con i tessuti di Colombo Industrie Tessili.

Stefano Colombo, Presidente di Colombo Industrie Tessili, commenta: “Siamo orgogliosi di aver preso parte a questa iniziativa in quanto apprezziamo molto il lavoro che porta avanti il Politecnico per formare i giovani designer del futuro. Il nostro DNA è molto affine allo spirito di questa importante Università in quanto anche noi cerchiamo di valorizzare una nuova visione del saper fare italiano, fresco ed innovativo, per portare la nostra eccellenza italiana nel mondo.“(R)evolving Beauties” non è solo un’opportunità per gli studenti per creare la loro idea di bellezza ma anche per noi aziende in quanto possiamo fare sistema con gli altri partner dell’iniziativa, player di primo piano del comparto fashion italiano”.

Arman Avetikyan, Direttore Creativo Colombo Industrie Tessili e alumnus Politecnico, prosegue: “Siamo davvero lieti di continuare la nostra collaborazione con la Scuola del Design del Politecnico di Milano. Nel corso del tempo, abbiamo realizzato progetti importanti, accomunati da una grande creatività e know-how, per noi driver fondamentale nello sviluppo dell’azienda.  Nel progetto “(R)evolving Beauties”, tutti questi elementi hanno trovato la loro massima espressione, coinvolgendo gli studenti, vera risorsa del futuro del Paese, in una iniziativa innovativa e appassionante.”

Chiara Colombi, Professore Associato del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano e coordinatore del Laboratorio di Sintesi Finale Fashion Design, conclude: “Volevamo ringraziare Colombo Industrie Tessili per l’importante contributo al nostro progetto. Grazie all’expertise e ai materiali che l’azienda ci fornirà, potremo supportare la formazione delle nuove generazioni di designer, mettendo il loro talento e creatività in sinergia con l’industria. L’output finale ci darà visione delle potenzialità degli studenti che, attraverso i loro progetti, rappresenteranno la perfetta sintesi tra creatività ed innovazione.” 

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MareVivo premia Hilton Molino Stucky di Venezia con “Tre Stelle Marine”

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Hilton Molino Stucky, affascinante hotel nel cuore della Giudecca, è da tempo impegnato nella salvaguardia del pianeta, ed è fiero di annunciare il conseguimento del massimo punteggio previsto dalla campagna nazionale di Marevivo “Plastic Free e non solo”, con la gradita assegnazione delle “Tre Stelle Marine”.

La campagna nazionale “Plastic Free e non solo” è stata lanciata da Marevivo nel giugno 2019 con l’obiettivo di coinvolgere il settore del turismo, che è da sempre un traino dell’economia nazionale, in un percorso che premia le strutture che mettono in atto misure volte a tutelare l’ambiente e, di conseguenza, il mare, dalla cui salute dipende anche la nostra. Hotel, stabilimenti balneari e porti turistici sono chiamati ad aderire all’iniziativa che prevede l’assegnazione di una, due o tre “Stelle Marine” a seconda dell’impegno in termini di sostenibilità. Sono stati individuati tre livelli di riconoscimento, ciascuno con una serie di obiettivi da raggiungere: si va dall’eliminazione della plastica usa e getta al contenimento degli sprechi, dal contrasto all’inquinamento alla riduzione dell’impronta ecologica. Per ogni traguardo raggiunto, l’associazione attribuisce una “Stella Marina” simbolica, che testimonia l’impegno della struttura, la quale può autocertificare le stelle ottenute.

Venezia è una città meravigliosa e fragile che vive a stretto contatto con il mare e la laguna. Il conseguimento delle “Tre Stelle Marine” ci rende particolarmente fieri, e ci spinge a continuare la nostra azione per la sostenibilità” ha dichiarato Massimiliano Perversi, General Manager dell’Hilton Molino Stucky.

Molte sono le attività a dimostrazione tangibile del forte impegno dell’hotel per la salvaguardia del pianeta, dalla conservazione delle risorse idriche attraverso l’utilizzo di acqua riciclata per l’irrigazione del giardino proveniente dai trattamenti di depurazione e all’utilizzo, per il menu di uno dei ristoranti, di una speciale carta ecologica realizzata con scarti di materie prime naturali che sostituiscono fino al 15% della cellulosa degli alberi. Hilton Molino Stucky mette inoltre a disposizione spazi meeting per eventi aziendali e privati che non prevedono l’utilizzo di plastica, contribuendo in modo significativo alla riduzione dei rifiuti plastici generati durante le conferenze ed eventi ospitati. Inoltre, l’ hotel collabora attivamente con organizzazioni locali di volontariato attraverso le Iniziative “Team up to Clean Up”, offrendo esperienze educative di team building ai gruppi che soggiornano presso la struttura, la cui attività non solo sensibilizzano sulla fragilità della laguna veneta ma contribuiscono anche alla sua protezione.

Il riconoscimento delle “Tre Stelle Marine” si unisce alla certificazione Green Key – il  marchio internazionale di qualità ambientale ed ecologica promosso dalla Foundation for Environmental Education (FEE) per le strutture turistiche e del tempo libero che soddisfano un elenco di requisiti ambientali, ed è riconosciuto dall’Unesco come leader mondiale nel campo dell’educazione ecosostenibile – che l’Hilton Molino Stucky  ha conseguito quest’anno per l’ottavo anno consecutivo, non solo per le iniziative ecologiche, ma anche per il tangibile ed efficace impegno a salvaguardia dei più deboli e bisognosi.

Non solo bellezza ed eccellenza dei servizi, ma anche il suo  impegno virtuoso per il miglioramento della vita di tutti rendono l’Hilton Molino Stucky un vera icona dell’ospitalità nel cuore della Serenissima.

(Nella foto, al centro: il General Manager Massimiliano Perversi che mostra la targa assegnata con le “Tre Stelle”, ed il suo team).

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The Sanctuary di Theo Pinto splende alla Cadogan gallery Milano

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Fino al 1° dicembre 2023, la sede italiana della nota galleria presente anche a Londra, espone per la prima volta i dipinti dell’artista brasiliano Theo Pinto che nella personale Santuario de Luz presenta una serie di opere inedite astratte, dedicate ai suoi studi spirituali sul colore.

Santuario de Luz racconta il percorso artistico e spirituale condotto dall’artista negli ultimi mesi, da quando ha convertito una vecchia chiesa nell’Upstate di New York in uno spazio dedicato alla produzione creativa.

Questo processo si concretizza in The Sanctuary, una serie inedita di dipinti astratti di varie forme e dimensioni, che traggono ispirazione dalla natura, la solitudine e una profonda riflessione spirituale.

Nelle tele di Pinto il soggetto diventa pura luce, e il senso di reverenza spirituale che trasmettono stimola una riflessione sulla connessione tra uomo e divino; una tavolozza tenue e vibrante cattura le mutazioni cromatiche del cielo, restituendo le diverse condizioni di luce. I suoi dipinti smettono dunque di essere semplici immagini, ma diventano illustrazioni viventi del ritmo incessante della vita.

Attingendo ampiamente a fonti di filosofia orientale e saggezza vedica, l’artista considera il proprio processo creativo una forma di servizio spirituale: ogni pennellata è un tributo, ogni opera un portale di accesso a un mondo superiore. In un’epoca dominata da interazioni digitali transitorie, l’arte di Pinto è un rifugio, uno spazio di contemplazione, un santuario per sfuggire al caos della vita.

Theo Pinto (1990) è un artista brasiliano, designer e direttore artistico con sede a Brooklyn, New York. Dopo aver conseguito il B.F.A. in Architettura presso il Maryland Institute College of Art nel 2013, l’esperienza multidisciplinare di Pinto è confluita più recentemente nell’arte contemporanea. Utilizzando prevalentemente colori a olio, Pinto crea opere astratte che risuonano con l’anima. Egli considera la sua arte come un’estensione della sua pratica spirituale, come un mezzo per connettersi con il divino e favorire un senso di tranquillità e completezza.

Attiva dal 1980, Cadogan Gallery si è sempre contraddistinta per un attento lavoro di supporto al lavoro di artisti emergenti, mid career, affermati o acclamati dalla critica, e anche per un impegno costante nella cura di relazioni intessute con generazioni di collezionisti e artisti per oltre 40 anni. Accanto alla prima galleria a South Kensington a Londra, e a uno spazio temporaneo per progetti speciali nello Hampshire, oggi Cadogan ha aggiunto una prospettiva internazionale al suo programma espositivo aprendo la sua prima sede estera a Milano. Dalla primavera 2023, in uno spazio luminoso tipicamente milanese, con un approccio incentrato sulla valorizzazione dei singoli artisti e una chiara identità estetica, il nuovo spazio sarà il luogo perfetto per far conoscere non soltanto opere di artisti cresciuti con la galleria, ma anche una nuova generazione emergente.

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All’ Aleph Rome Hotel cena a quattro mani a base di tartufo tra Carmine Buonanno e Matteo Cameli

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L’autunno e il mese di novembre sono il momento perfetto per celebrare il re della gastronomia: il tartufo. Aleph Rome Hotel, un’icona del lusso nel cuore Di Roma, propone un programma culinario straordinario e propone per il 16 novembre una cena a quattro mani, che vedrà la collaborazione tra l’Executive Chef Carmine Buonanno dell’Aleph e lo chef Matteo Cameli dell’”antico convento di Portico di Romagna”.  Gli ospiti avranno l’opportunità di gustare piatti unici col tartufo, preparati con cura e passione da entrambi gli chef.

  Il tartufo è noto è una delle prelibatezze culinarie più ambite al mondo. Carmine Buonanno  chef dell’Aleph hotel e lo chef Matteo Cameli prepareranno piatti eccellenti per i suoi ospiti allo Sky Blu Restaurant, sul rooftop dell’ hotel nel cuore di Roma.

Si inizia con le Tartelette con zucca e melograno, biscotto al parmigiano reggiano, cavolfiore e aneto panella di ceci castagne e rosmarino per proseguire con gli antipasti, in un sapiente avvicendamento tra i due chef.

L’antipasto è a cura di Carmine Buonanno, che propone l’Uovo poche con patate viola, stracciata di bufala e tartufo bianco sarà seguito dai Cappelletti di pernice e tartufo bianco di Matteo Cameli e dal Manzodry aged con provolone del monaco, tartufo bianco e verdurine di Carmine Buonanno. Dulcis in fundo: il pre-dessert di Carmine Buonanno Gelato al mais e tartufo e il dessert di Matteo Cameli Foie gras e tartufo bianco.

Un’occasione unica, per poter godere del meglio che la stagione invernale permette di creare nell’arte culinaria. Foto in copertina di Carmine Buonanno.

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“Limited edition 4 ganci” Fay la tela Genova oltre la leggenda

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Si è svolto con successo ieri sera al Portrait a Milano, boutique hotel 5 stelle lusso nel quadrilatero della moda, presenti giornalisti e molti ospiti di punta, un evento per presentare il progetto Fay, Limited edition 4 ganci in denim.  Una collezione intrisa di storia in omaggio alla tela da lavoro più importante del mondo, la “tela Genova”.

Ma facciamo un po’ di storia! Siamo in California nel 1853, agli albori della febbre dell’oro, quando i cercatori d’oro avevano bisogno di capi comodi e resistenti.

Solo molti anni dopo, a partire dal 1890 il jeans diventa sinonimo di pantalone “da fatica” ilcui tessuto prende il nome denim.

E ancora…Se fino alla seconda Guerra Mondiale il jeans si identifica come simbolo degli indumenti da lavoro, dal dopoguerra – con l’arrivo degli Anni ‘50 – si trasforma in indumento da tempo libero, anche grazie al fatto che il cinema americano se ne impossessa: sono blu indaco i pantaloni portati da James Dean nel film Gioventù Bruciata, quelli indossati da Elvis Presley e- più avanti- da Bob Dylan durante i propri concerti.

Nel 1957, in occasione del Festival Internazionale della Gioventù e degli Studenti di Mosca, i jeans arrivano in Russia come simbolo di libertà e ribellione: il governo li proibisce, ma questo accresce la loro desiderabilità. Alla fine degli Anni ‘60, nel periodo della contestazione globale e delle rivolte studentesche i jeans, infine, diventano il simbolo del rifiuto delle convenzioni sociali e dell’abbigliamento formale.

E’ in omaggio a questa ricca storia di evoluzione sociale – legata al lavoro e alla libertà – che Fay Archive sottolinea il proprio originale e grintoso DNA “workwear”, offrendo al pubblico una limited edition di giacche invernali unisex, realizzate in denim con interno in orsetto, dotate di ampie tasche a soffietto con i tipici 4 ganci in acciaio satinato.

“il denim non è solo una tela, racchiude in sé anni e anni di storia, rappresenta un simbolo che nel tempo ha segnato passaggi evolutivi fondamentali” afferma soddisfatto Michele Lupi direttore progetti speciali Gruppo Tod’s.

Le giacche saranno vendute in esclusiva nello store e nell’e-commerce di Antonia Milano- all’interno dell’hotel Portrait- per una settimana a partire da martedì 24 ottobre e successivamente nei monomarca e nell’e-commerce FAY.

Photo: Nicolò Parsenziani; Styling: Rebecca Baglini.

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“La Pergola”cambia look con un progetto firmato dallo studio parigino Jouin Manku

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Inaugurato nel 1994 La Pergola è stata la prima creatura di Heinz Beck, che grazie a lui, noto chef, ha ottenuto molti riconoscimenti – non ultimo le tre Stelle Michelin dal novembre 2005-.

Ristorante top del Rome Cavalieri A Waldorf Astoria hotel, è tra i più rinomati in Italia: la sua fama ha subito varcato i confini nazionali, diventando una delle mete preferite degli intenditori mondiali di alta cucina.

Sarà sottoposto a un restyling coniugando la modernità alle sue radici storiche con un’atmosfera decisamente contemporanea in linea con le tendenze dell’interior design. Il progetto, firmato dallo studio Jouin Manku di Parigi, si ispira alla città di Roma, esalta le opere d’arte già presenti giocando sugli effetti di luce come elemento distintivo ma i dettagli sono top secret.

“Abbiamo voluto creare l’essenza di Roma all’interno del ristorante, offrendo agli ospiti un’esperienza

culinaria arricchita da una vista mozzafiato sulla città, dove il tangibile e l’intangibile si

fondono in un luogo unico”. Queste le anticipazioni di Patrick Jouin e Sanjit Manku.

Per permettere la realizzazione delle opere necessarie, il ristorante chiuderà il 18 novembre 2023, per riaprire in una nuova veste alla fine di aprile del prossimo anno.

Alessandro Cabella, Managing Director del Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, ha dichiarato: È per me un onore annunciare il restauro del ristorante La Pergola. Il Rome Cavalieri, nei suoi 60 anni di attività, è sempre stato al passo con i tempi e si è saputo rinnovare in linea con le aspettative dei viaggiatori più esigenti. Oggi sentiamo la necessità di un completo restyling della Pergola di Heinz Beck, per offrire un’esperienza sempre più esclusiva di alta cucina, in un ambiente unico a Roma. Questo è solo il primo passo di un piano di progetti di ristrutturazione che gradualmente coinvolgerà tutto l’hotel.

Heinz Beck, nell’annunciare l’inizio dei lavori ha così commentato: “Sono davvero felice ed entusiasta di

festeggiare il 30° anniversario de La Pergola con una veste completamente nuova che, però, rispetterà la

l’eccellenza che la contraddistingue da sempre. Tante sono le ricerche che abbiamo fatto e che

stiamo facendo per poter offrire ai nostri ospiti un’esperienza sempre più emozionante. Non

vedo l’ora di potervi accogliere nel nostro nuovo spazio”.

Studio Jouin Manku: Un duo originale, multi-culturale e innovativo di designer e architetti:

“Ogni progetto è unico, una coreografia. Momenti ed esperienze inestricabilmente

interconnessi tra loro, che alla fine formano un insieme. È così che li vediamo, è così che li sviluppiamo,

esaminando attentamente ogni nuovo passo perché sia in perfetta sintonia con le nostre intenzioni. Uno

spazio attrae oggetti, materiali e, soprattutto, persone. Si scrivono storie. I ricordi vengono incisi, forse per

sempre. Cerchiamo sempre di dare a ogni luogo quel qualcosa in più che renda questi momenti perfetti”.

Insieme all’architetto Jacques Goubin e a un team di 50 architetti, architetti d’interni e designer,

concepiscono e orchestrano ogni elemento dei progetti che creano.

Lo studio parigino vanta collaborazioni prestigiose con eccellenze internazionali, come Pierre Hermé e Van Cleef & Arpels..(nella foto, Il Rome Cavalieri A Waldorf Astoria hotel visto dall’alto).

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Kampos BCorp tra le migliori aziende sostenibili al mondo firma una partnership con MSC

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Kampos, BCorp brand di luxury beachwear Made in Italy interamente sostenibile, ha sottoscritto un accordo con l’importante gruppo crocieristico. A che scopo? Per l’inserimento di un corner esclusivo sulle navi da crociera di lusso della flotta Explora Journeys che saranno varate entro il 2028.

Dopo aver già inaugurato lo scorso luglio un corner su Explora I, prima nave della flotta, la partnership proseguirà anche su Explora II che sarà varata nel 2024.

EXPLORA I, che partirà a novembre 2023 alla volta dei Caraibi, rientrerà a marzo 2024 per navigare nel Mediterraneo nell’ estate dello stesso anno per poi salpare verso gli Emirati Arabi il prossimo autunno.

Una partnership, quella tra Kampos e Explora Journeys, nata dall’amore comune per il mare e dal reciproco impegno a prendersi cura del pianeta e delle persone che lo abitano, grazie a tecnologie avanzate e all’avanguardia.

Kampos offre una gamma di prodotti interamente sostenibile, realizzata in Italia con bottiglie di plastica riciclate, reti da pesca abbandonate e altri materiali organici, ed Explora Journeys, dal canto suo, è nata per ridefinire l’esperienza di viaggio e shopping da crociera per una nuova generazione di viaggiatori di lusso esigenti nel pieno rispetto del mare e delle comunità locali.

Unico brand beachwear tra gli oltre 30 brand artigianali di lusso a bordo, Kampos ha un corner dedicato nello spazio “The Journey”, l’area retail che ridefinisce l’esperienza dello shopping in mare.

Kampos ha realizzato una capsule collection caratterizzata dal pattern Coral Forest Deep Red, disegnato in esclusiva per Explora Journeys e disponibile ora solo a bordo di EXPLORA I.

 La fantasia, presente sia nel bikini donna che nello short da uomo, è caratterizzata da una foresta di coralli rossi su fondo bianco.

Oltre alla capsule collection in limited edition, i passeggeri a bordo potranno acquistare altri capi da uomo, donna e bambino .

Alessandro Vergano, CEO di Kampos, ha commentato: “Sono molto soddisfatto di questo accordo con una realtà che condivide i nostri valori in termini di sostenibilità e di qualità.

Questa apertura si inscrive nel nostro piano di sviluppo distributivo multicanale permettendoci di rendere accessibili i nostri prodotti ad una clientela selezionata anche in mezzo al mare”.KAMPOS fondata nel 2019 nel cuore della Costa Smeralda dall’imprenditore Alessandro Vergano, è il brand di luxury beachwear che ridefinisce il concetto stesso di lusso trasformando l’inquinamento marino in prodotti di altissima qualità, realizzati artigianalmente. Ogni prodotto è sostenibile ed ecologico, 100% Made In Italy e contribuisce alla salvaguardia dei nostri mari.

l’azienda è certificata BCorp e nel 2022 è stata eletta tra le migliori aziende sostenibili al mondo. Ilbrand conta oggi 11 punti vendita monomarca in alcune località balneari come Porto Cervo, Forte dei Marmi, Pietrasanta, Santa Margherita Ligure, Porto Rotondo, San Pantaleo, Alassio, Diamonds Thudufushi e Diamonds Athuruga (Maldive) e l’isola di Jeju in Corea del Sud, e uno store all’aeroporto di Olbia.

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