Fino al 1° dicembre 2023, la sede italiana della nota galleria presente anche a Londra, espone per la prima volta i dipinti dell’artista brasiliano Theo Pinto che nella personale Santuario de Luz presenta una serie di opere inedite astratte, dedicate ai suoi studi spirituali sul colore.
Nella foto, Theo Pinto davanti al suo “studio”
Santuario de Luz racconta il percorso artistico e spirituale condotto dall’artista negli ultimi mesi, da quando ha convertito una vecchia chiesa nell’Upstate di New York in uno spazio dedicato alla produzione creativa.
Questo processo si concretizza in The Sanctuary, una serie inedita di dipinti astratti di varie forme e dimensioni, che traggono ispirazione dalla natura, la solitudine e una profonda riflessione spirituale.
Nelle tele di Pinto il soggetto diventa pura luce, e il senso di reverenza spirituale che trasmettono stimola una riflessione sulla connessione tra uomo e divino; una tavolozza tenue e vibrante cattura le mutazioni cromatiche del cielo, restituendo le diverse condizioni di luce. I suoi dipinti smettono dunque di essere semplici immagini, ma diventano illustrazioni viventi del ritmo incessante della vita.
Attingendo ampiamente a fonti di filosofia orientale e saggezza vedica, l’artista considera il proprio processo creativo una forma di servizio spirituale: ogni pennellata è un tributo, ogni opera un portale di accesso a un mondo superiore. In un’epoca dominata da interazioni digitali transitorie, l’arte di Pinto è un rifugio, uno spazio di contemplazione, un santuario per sfuggire al caos della vita.
Theo Pinto (1990) è un artista brasiliano, designer e direttore artistico con sede a Brooklyn, New York. Dopo aver conseguito il B.F.A. in Architettura presso il Maryland Institute College of Art nel 2013, l’esperienza multidisciplinare di Pinto è confluita più recentemente nell’arte contemporanea. Utilizzando prevalentemente colori a olio, Pinto crea opere astratte che risuonano con l’anima. Egli considera la sua arte come un’estensione della sua pratica spirituale, come un mezzo per connettersi con il divino e favorire un senso di tranquillità e completezza.
Attiva dal 1980, Cadogan Gallery si è sempre contraddistinta per un attento lavoro di supporto al lavoro di artisti emergenti, mid career, affermati o acclamati dalla critica, e anche per un impegno costante nella cura di relazioni intessute con generazioni di collezionisti e artisti per oltre 40 anni. Accanto alla prima galleria a South Kensington a Londra, e a uno spazio temporaneo per progetti speciali nello Hampshire, oggi Cadogan ha aggiunto una prospettiva internazionale al suo programma espositivo aprendo la sua prima sede estera a Milano. Dalla primavera 2023, in uno spazio luminoso tipicamente milanese, con un approccio incentrato sulla valorizzazione dei singoli artisti e una chiara identità estetica, il nuovo spazio sarà il luogo perfetto per far conoscere non soltanto opere di artisti cresciuti con la galleria, ma anche una nuova generazione emergente.
”Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton dopo il successo delle precedenti esposizioni dedicate alle opere di Tommaso Cascella, Giuseppe Modica, Pino Procopio, La Galleria d’Arte Purificato.Zero, ha inaugurato già da luglio la mostra, “Tracce d’Amore” di Laura Grosso curata da Gabriella Perna.in mostra fino al 17 ottobre 2023.
Per l’artista è stata fondamentale l’ispirazione al ciclo della Vita di Munch,desiderando dare una visione al femminile della vita, ma anche il riferimento ai “Giardini d’amore” di Rubens, riproposizione in chiave “moderna” del tema arcadico del Paradiso terrestre. Le opere in mostra e i suoi protagonisti sono immersi in un nuovo Eden sereno, caratterizzato dai verdi romani di Villa Adriana, Parco delle Valli, Villa Nemorense, Villa Ada e Villa Borghese, sfondo ideale della sua espressione pittorica. Laura Grosso ha da sempre prediletto il tema della “Coppia originaria”, tematica, che offre spunti di meditazione sulla comune vita terrestre. Redenzione, rinnovamento, speranza di un ritorno a quella umana innocenza naturale tipica del momento della nascita. Un meraviglioso percorso espositivo di sei oli su tela, accompagnati da testi liberamente tratti da “Essere due” di Luce Irigaray: gli scritti sono legati alle opere, come un commento, non per descrivere i quadri stessi, dove la pittura intende sempre parlare da sola, ma per amplificare la sensazione di chi osserva, al modo di un’azione teatrale nella sua visione: “una sorta di cornice in parole”.
Ad eccezione del primo quadro, che è stato ultimato dall’Artista alla fine del 2022, tutte le altre opere sono state dipinte nel 2023, in contemporanea. Valeria Fruscio, direttore generale dell’Aleph Rome Hotel ha dichiarato: “Sono felice che continui questo percorso artistico all’interno dell’Aleph con la nuova mostra di Laura Grosso, coinvolgeremo i nostri ospiti con la serenità che le sue opere in mostra trasmettono. Mentre percorreranno la lobby dell’hotel, vivranno un’esperienza profonda che li accompagnerà al di là della visione delle opere esposte “. La mostra è visitabile senza prenotazione dal 17 luglio al 17 ottobre.
Un profilo dell’artista:
Laura Grosso è nata a Bari nel 1955 e vive a Roma dal 1966. Completa la sua formazione presso il Liceo Artistico e l”Accademia di Belle Arti di Via Ripetta a Roma, con i maestri Poggi, Fraschetti e Ziveri, che la introducono alla pittura iitaliana del Novecento. Ha scelto di concentrare la sua ricerca solo sulla pittura, soprattutto sulla luce. Negli anni hadipinto in Italia, Stati Uniti, Germania e, con altri pittori, in Cina, Palestina e Francia. La pittura di Laura Grosso ha una lunga storia, affondando le sue radici nella “Scuola Romana”, si forma professionalmente come allieva di Alberto Ziveri. È qui che matura e consolida una fede nella creazione artistica a cui non rinuncia mai: la pittura ha un costante rapporto dialettico con la realtà, ed è quindi una pittura di “persone”, oggetti e paesaggi.
Cadogan Gallery, nello spazio luminoso all’interno di un “vecchio cortile” nel centro della capitale meneghina apre a Break Easy dal 17 maggio al 30 giugno 2023, la prima mostra personale dell’artista tedesca Kim Bartelt., una ventina di opere tra dipinti e sculture.
L’artista, ispirata dalle parole dello scrittore e poeta vietnamita Ocean Vuong – secondo cui solo abbattendo le barriere e rivelando la propria vulnerabilità, un artista può arrivare a esprimersi completamente, ha realizzato una serie di opere con collage di carte molto sottili e pastelli dai toni delicati che vogliono esprimere la fragilità del nostro tempo e della condizione degli esseri umani.
“I paesaggi che vorrei rappresentare giocano con il dentro e il fuori, il visibile e l’invisibile, il permanente e il transitorio” afferma Kim, che ha prodotto una serie di dipinti di grande formato e altri più piccoli realizzati abbinando sottili fogli traslucidi, leggermente strappati ai bordi, sulla superficie ruvida di tele di lino.
Queste opere dai tenui colori pastello, che rivelano il suo profondo legame con il mondo dell’architettura, sono in stretto dialogo con quattro sculture, apparentemente robuste, ma anch’esse realizzate con scatole di cartone ricoperte da carte sottili, che come dice l’artista “sono in un certo senso le forme sulla tela che escono dalla cornice e diventano figure.”
L’alfabeto di forme geometriche ripetute in colori tenui e tremolanti che caratterizza i dipinti e le sculture di Kim Bartelt generano un silenzio di delicata potenza e intensità, coinvolgono il visitatore in una dimensione sensoriale, capace di rivelare le contraddizioni della condizione umana e la resilienza emotiva necessaria per essere un artista.
Kim Bartelt nasce a Berlino Ovest, in Germania, da padre architetto. L’amore paterno per l’architettura la orienta inizialmente verso un percorso analogo, ma un improvviso cambio di rotta la indirizza verso storia dell’arte a Parigi, per poi concludere i suoi studi presso la Parson School of Design di New York.
Terminati gli studi, inizia a lavorare come scenografa per campagne pubblicitarie, avvicinandosi così a quei materiali di scarto, fogli e cartone, che iniziano a farsi spazio all’interno delle sue opere.
Bartelt vanta numerose mostre personali, tra cui quella presso la sede londinese di Cadogan Gallery a Londra nel 2022. Le sue opere sono state esposte in varie sedi nel mondo, includendo mete come Mexico City, Ghent, Londra, Berlino e gli Stati Uniti.
L’Aleph Rome Hotel, Curio Collection by Hilton nel cuore di Roma, prosegue il suo percorso attraverso l’arte con una nuova mostra in calendario dal 16 febbraio 2023 al 16 aprile 2023. Dopo il successo delle precedenti esposizioni dedicate alle opere di Tommaso Cascella, Giuseppe Modica e di Pino Procopio, l’Aleph Rome Hotel inaugura ora la mostra curata da Gabriella Perna con una selezione tratta dalla collezione de La Galleria d’Arte Purificato.Zero. La Galleria vanta un’attività storica, che prende vita già dagli anni Settanta, e svolge una costante e vivace promozione culturale nel sostegno di artisti di grande talento: Giovanni Tommasi Ferroni, Elena Tommasi Ferroni e Maya Kokocinski, espongono alcuni loro lavori in questa occasione.
Un meraviglioso percorso espositivo di sette opere, due di queste di Elena Tommasi Ferroni: “Guarda adesso il mio cappello (dal Don Giovanni di Mozart)”, Olio su tela, cm 80×100 e “La scarpetta rossa (Cenerentola)”, Olio su tela, cm 80×90; tre opere di Giovanni Tommasi Ferroni: “Variazione sul tema di Antiope”, Olio su tela, cm 70×100, “Il ratto d’Europa”, Olio su tela, cm 70×100 e “Paesaggio iperrealista con visione mistica”, Olio su tela, cm 50×70. Infine, due opere di Maya Kokocinski Molero: “Pensieri lontani”, Olio su tela, cm70x100 e “L’indovino”, Olio su tela, cm 50×65. Valeria Fruscio, direttore generale dell’Aleph Rome Hotel ha dichiarato: “Sono entusiasta di accogliere qui da noi alcune opere di questa importante Galleria d’Arte, così che i nostri ospiti possano essere coinvolti dall’idea del bello mentre percorreranno la lobby dell’hotel, vivendo un momento di immersione nella cultura, e nella bellezza dell’arte”.
Dal 14 al 16 aprile 2023- anteprima Vip il 13 di aprile-torna Miart la fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea di Milano organizzata da Fiera Milano e diretta per il terzo anno da Nicola Ricciardi.
Con 169 gallerie provenienti da 27 paesi la ventisettima edizione rafforza le presenze internazionali e al tempo stesso consolida il legame con le principali realtà italiane con opere di maestri moderni, artisti contemporanei sia affermati che emergenti, ribadisce il suo ruolo di appuntamento imprescindibile per il pubblico e i collezionisti italiani e internazionali.
Crescendo è la parola d’ordine dell’edizione a sottolineare lo sviluppo riscontrato nei due anni precedenti e i desiderio di proseguire verso un’ascesa oltre il 2023.
Dopo lo “smantellamento del silenzio” nel 2021 e il “primo movimento” di una nuova partitura l’anno successivo, nel 2023 miart prosegue solcando le metafore musicali e costruendo l’immaginario della nuova edizione attorno alla parola Crescendo.
Nel linguaggio tecnico, l’espressione si riferisce a un’indicazione dinamica musicale che prevede l’aumento graduale dell’intensità del suono.
E Crescendo allude anche alla tutela e allo sviluppo della biodiversità alla cura dell’ambiente e delle sue risorse in riferimento al ruolo svolto da Miart nella “Gallery Climate Coalition Italia” e al suo impegno, sempre crescente nel favorire pratiche più sostenibili e a minor impatto ambientale.
A Miart 2023 si tornerà a respirare la vivace internazionalità che aveva caratterizzato le edizioni della fiera fino al 2019, in virtù del fatto che quasi il 40% degli espositori ha una sede all’estero.
Oltre al numero delle gallerie, a crescere significativamente è per merito di di una combinazione di di incoraggianti ritorni e importanti new entry. Tra questi: Mira Madrid (Madrid), Ciaccia Levi (Parigi, Milano), Corvi-Mora (Londra), Andrew Kreps Gallery (New York), e molti altri ancora.
Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, è un resort nel cuore di una delle più famose città del mondo, con un ampio parco che si estende su oltre 6 ettari di verde incontaminato. La sua posizione riservata a due passi dal Vaticano permette agli ospiti di godere di un panorama meraviglioso su Roma. Duemila anni di storia, cultura e arte ai propri piedi: un’ opportunità impagabile.
All’interno delle sale è presente una collezione d’arte permanente che costituisce decisamente un valore aggiunto, con oltre 10.000 pezzi esposti e fatta di importanti dipinti, sculture, mobili d’epoca, arazzi. Il famoso trittico di Giambattista Tiepolo, fiore all’occhiello della collezione, gli arazzi più pregiati delle botteghe Gobelin Beauvais, i mobili di Boulè , le sculture di Thorvaldsen, le opere di Andy Warhol, Indiana e molto altro.
Il Rome Cavalieri dispone di 370 ampie camere, di cui 25 Suite (tra gli 80 e 450 mq e tutte con balcone privato). La Suite Penthouse e la Planetarium sono particolarmente sontuose per gli arredi, e uniche per le splendide terrazze di 200 mq . Gli ospiti delle Imperial Rooms e delle Suite hanno il privilegio di accedere con un ascensore privato all’esclusivo Imperial Club, luogo d’incontro riservato, di perfetto comfort dove, durante tutta la giornata vengono offerti colazione, light lunch, tè pomeridiano.
E poi il ristorante La Pergola, considerato (3 stelle dalla prestigiosa guida Michelin) uno dei migliori ristoranti al mondo capitanato dal celebre Heinz Beck, chef di fama internazionale, che domina dalla terrazza all’ultimo piano del Rome Cavalieri. Perfetto luogo d’incontro per cene romantiche, business o altro, che coniuga la tradizione culinaria mediterranea con un ambiente esclusivo.
L’offerta gourmande del Rome Cavalieri, infine, si completa con “L’Uliveto”, il ristorante che si affaccia sul parco, in prossimità della piscina, con menu di cucina italiana ed internazionale firmati dallo chef Fabio Boschero e dal pastry chef Dario Nuti.
Poteva mancare il wellness? No di certo. I trattamenti estetici uniti a benessere e sport, per gli amanti della “remise in forme” sono assicurati nel Cavalieri Grand Spa Club, la più lussuosa Spa in Italia, 2200 mq dedicati alla “cura del sé”, in ambienti che assicurano la massima privacy. Inoltre, quattro splendide piscine, esterne ed interne, campi da tennis, percorsi nel parco di seimila metri quadrati completano l’offerta. Un primato assoluto per il Rome Cavalieri e, in aggiunta, anche Il più spazioso e moderno Centro Congressi in un hotel 5 stelle in Europa, con una capienza fino a 2100 persone.
Abbiamo intervistato il direttore.
Dottor Cabella, Rome Cavalieri, A Waldorf Astoria Hotel, il più rinomato hotel di lusso a cinque stelle della capitale, ha ricevuto per il quarto anno consecutivo la prestigiosa certificazione Green Key, il marchio internazionale di qualità ambientale promosso dalla Foundation for Environmental Education (FEE). E’soddisfatto di questo traguardo? In che cosa il Cavalieri è sostenibile? Ritiene importante, alla luce delle trasformazioni ambientali ed economiche attuali, lavorare in un ambiente che aderisce alla sostenibilità? Ha notato delle differenze rispetto ad altri hotel in Italia o all’estero (a Monaco per esempio) che lei ha diretto?
Sono molto soddisfatto, oltre che orgoglioso, che il Rome Cavalieri sia stato premiato con questo ambito riconoscimento per il quarto anno consecutivo. È una testimonianza del costante lavoro svolto da tutto il team per rendere sempre più sostenibile il nostro hotel, oltre ad operare a supporto della comunità locale con dedizione e passione. Il Rome Cavalieri è stato, infatti, il primo hotel a Roma a ricevere la Certificazione Green Key e oggi, questa conferma non solo riguarda le pratiche
sostenibili da noi adottate volte all’ottimizzazione delle risorse energetiche, ma tutte le attività tra cui ne cito alcune: l’albero di Natale delle scorse festività “sospeso e sostenibile”, le esperienze di lusso tra cui un tour di Roma a bordo di una Spiaggina elettrica, partnership con brand che anch’essi fanno della sostenibilità un cavallo di battaglia. Queste solo alcune delle attività che con impegno e costanza implementiamo al Rome Cavalieri e che rafforzano la mia convinzione che diventa sempre più fondamentale abbracciare un approccio che concretamente supporti l’ambiente e la comunità in cui operiamo. Le iniziative del Rome Cavalieri per la sostenibilità, si inseriscono nel più ampio programma della nostra Compagnia Hilton Worldwide volto a raddoppiare l’investimento per ridurre il suo impatto sull’ambiente, nell’obiettivo di raggiungere zero emissioni entro il 2030, senza tuttavia inficiare gli eccellenti servizi e le strutture dei nostri hotel.
Cosa è cambiato nel post pandemia riguardo all’ospitalità e alla ristorazione d’alta gamma?
Le persone sono davvero alla ricerca di quel valore aggiunto che può dare un viaggio, un soggiorno o un’esperienza gastronomica in realtà di lusso. Desiderano portare via con sè un’esperienza, e non solo il ricordo di aver soggiornato o cenato in hotel o ristoranti stellati. Dopo un lungo periodo in cui non si è potuto né viaggiare né socializzare, il viaggio diventa il desiderio principale, ed è importantissimo farlo confrontandosi con la realtà locale, vivendo esperienze autentiche e imparando abitudini, cultura e modi di vita nuovi. Il viaggio non è solo un modo di trascorrere del tempo, ma diventa occasione di un arricchimento personale, sia per la mente che per lo spirito.
Gentile dottor Cabella, il Cavalieri è un hotel 5 stelle pieno di opere d’arte. A cosa è dovuto questo interesse?
Il Rome Cavalieri è esattamente un museo fruibile gratuitamente, con opere prestigiose che spaziano dai maestri veneziani alla pop art di Andy Warhol. È stato un processo di arricchimento sin dalla sua
apertura, nel 1963, e che ha portato a dotare il nostro hotel della più ampia collezione d’arte privata presente in una struttura alberghiera in Europa.
Il Cavalieri all’interno dispone di 2 ristoranti, uno l’Uliveto, e l’altro la Pergola, gestito dal celebre Heinz Beck, considerato dagli esperti (3 stelle dalla guida Michelin) uno dei migliori ristoranti al mondo. Rileva che la clientela del Cavalieri sia particolarmente esigente in questo senso? Insomma, il ristorante stellato costituisce un polo di attrazione?
Sicuramente il privilegio e il vantaggio di avere in casa il primo e tuttora unico ristorante tre Stelle Michelin di Roma, costituisce per i nostri ospiti un’attrazione in più. La lista d’attesa per vivere questa esperienza sensoriale e gastronomica unica nel suo genere è davvero lunga, e arriva fino a 4-5 mesi per prenotare una cena durante il weekend. Gli ospiti che soggiornano al Rome Cavalieri sanno di poter trovare il top in termini di esperienza gastronomica, e la possibilità di viverla rende il loro soggiorno ancora più esclusivo e completo.
Gli amanti della forma fisica e dello sport trovano nel Cavalieri Grand Spa Club, la più lussuosa Spa in Italia, 2200 mq dedicati alla “cura del sé”, in ambienti che assicurano la massima privacy. il 2 e 3 luglio avete organizzato un percorso benessere di Yoga al Cavalieri. Quanto è importante dar luogo a queste iniziative? Costituiscono un valore aggiunto? Ne farete altre?
Siamo sempre attenti alle esigenze della nostra clientela e del mercato, ai suoi costanti mutamenti che cerchiamo sempre di anticipare. Il weekend del 2 e 3 luglio con YOME – un team di professionisti esperti in meditazione, yoga e nutrizione, rappresenta per noi un’opportunità per far sì che la nostra Spa sia conosciuta non solo perchè dotata di splendide strutture – dal fitness alle 4 piscine, alle sale
trattamenti tematiche, ma anche perchè propone attività e iniziative volte a creare coesione e condivisione finalmente in persona, ora che possiamo lasciarci alle spalle l’isolamento e le chiusure.
Rome Cavalieri è situato in un luogo di grande interesse storico. Essere direttore di un hotel cosi prestigioso è anche una grande responsabilità, e richiede ovviamente preparazione e doti manageriali di alto profilo. Quanti dipendenti avete? E quali compiti puo’ demandare e quali no? La sua esperienza all’estero è stata utile?
L’hotel conta circa 300 dipendenti, cui si aggiungono lavoratori stagionali che assumiamo in concomitanza della riapertura delle nostre strutture esterne quali il pool bar o le piscine. Il team è ben organizzato e formato, quindi ognuno ha le proprie responsabilità che porta avanti confrontandosi con i propri capi reparto. Ritengo che l’esperienza all’estero, non solo per i Direttori Generali, ma per tutti coloro che lavorano nell’ospitalità, sia fondamentale, in quanto apporta quel contributo, umano e professionale derivante dalla conoscenza diretta di culture, stili di vita e realtà differenti grazie ai quali si matura una visione più ampia e globale necessaria nei processi decisionali nell’ambito lavorativo.
-A settembre 22 aprirà Palazzo Ripetta, l’ennesimo 5 stelle che si aggiunge alla ‘scalata’ del lusso che sta vivendo la Capitale con l’avvento nei prossimi anni di nomi dell’ospitalità di grande prestigio, tra cui Mandarin Bulgari ed Edition di Marriott International,Rosewood Roma, Six Senses, Nobu Hotel and Restaurant Roma e altri.
Lei che azioni mette n atto per contrastare l’avanzata di questi competitor?
L’arrivo sulla scena di realtà prestigiose come i brand che lei ha citato, dal mio punto di vista rappresenta una grandissima opportunità per la città di Roma: grazie ad essi, così come agli hotel storicamente presenti quali il Rome Cavalieri Waldorf Astoria, la destinazione sicuramente acquisirà maggior prestigio e valore sulla scena dell’ospitalità capitolina, italiana e internazionale. Sono davvero orgoglioso di vedere che la nostra città, grazie all’apertura di questi nuovi hotel, potrà tornare a giocare un ruolo di prim’ordine nel panorama dell’hotellerie di lusso.
-Come vede il futuro dell’hotellerie? E quello del Cavalieri?
Osservando i trend in forte e costante crescita che abbiamo riscontrato negli ultimi due mesi, con risultati senza precedenti, oserei dire che il futuro appare molto promettente e ci fa ben sperare in un recupero veloce che possa colmare le perdite dovute alla pandemia.
Dottor Alessandro Maurizio Cabella, direttore Rome Cavalieri A Waldford Astoria hotel
Il 2 luglio, con un originale “concerto dal balcone” sono decollati nel segno delle donne, della musica e della creatività” i festeggiamenti per i 120 anni dall’apertura del Cristallo Resort & Spa, che continueranno no stop nei prossimi mesi: l’hotel diventerà un grande palcoscenico animato,, con un ricco palinsesto di eventi che si susseguiranno fino a fine dicembre ‘21.
IL programma degli appuntamenti estivi:
Palcoscenico di creatività
La mostra FEMMINILE PLURALE dal 2 luglio
Il Cristallo Resort & Spa festeggia ospitando le eccellenze del design e dell’artigianato Made in Italy, aprendo le porte alle donne che hanno saputo tradurre in pezzi unici i concetti di eleganza e femminilità. In catalogo troviamo decine di manufatti tailor made realizzati con tecniche differenti e materiali di ogni tipo: dalle pietre preziose al legno, la ceramica, l’acetato di cellulosa, perfino la plastica recuperata e restituita a nuova vita. Si tratta di una mostra “phygital”, a cavallo tra mondo fisico e digitale, che può essere visionata anche online, sui canali social del Cristallo Resort & Spa (su FB @Cristalloresortcortina e IG @cristallohotelcortina) e su The Dressing Screen(thedressingscreen.com, su FB e IG @thedressingscreen): il primo e-commerce di moda dedicato alle eccellenze del made in Italy.
Palcoscenico di benessere
Mindfulness sul prato con Anna Li Vecchi sabato 24, 31 luglio; sabato 7 e 14 agosto
Un respiro alla volta, si torna a vivere il presente con consapevolezza. Anna Li Vecchi, formata presso il Center for Mindfulness in Medicine Health Care and Society dell’Università del Massachusetts e da Mindful Schools in California, propone un percorso dedicato a chi prova a vivere ogni giorno con gentilezza, coraggio e curiosità. Per cinque settimane, ogni sabato mattina, alle ore 9.00, ci si accomoda sul prato e ci si focalizza sulle proprie risorse interiori, risvegliandole. Si riemerge dalla meditazione in armonia con il mondo, liberi da stress e padroni del proprio tempo di vita.
Workout con Federica Constantini da lunedì 23 a venerdì 27 agosto
Un talento “Made in Cortina”. Federica Constantini vive tante vite in una: è fitness coach & food blogger, autrice del blog “Dolci senza burro”, tra i più popolari in Italia, ma soprattutto campionessa di pattinaggio artistico di Cortina – per quasi 15 anni in nazionale – protagonista del musical Winx on Ice e maestra su Rai 1 con Notti sul Ghiaccio. Da sempre legatissima alla sua città, Federica vuole fare dono della propria esperienza al Cristallo Resort & Spa e ai suoi ospiti, speciali attività per livelli diversi. A chiusura, un regalo ai partecipanti: il libro di ricette di Federica Constantini per Cristallo 120.
Il Tè delle Cinque ogni giorno alle 17.00
Un rito che risale ai primi decenni di storia del Cristallo: negli anni ’30 era tradizione accomodarsi in terrazza o negli eleganti salotti dell’hotel per assaporare il tè. Una clientela internazionale, composta da celebrità, letterati, teste coronate e magnati dell’industria approfittava di questo momento per stringere contatti e amicizie, rilassarsi e intrattenersi in una piacevole conversazione. Il 5 stelle ha pensato di riproporre questo vero e proprio rituale, tutti i pomeriggi dell’estate.
Trofeo Golf Cristallo Transvital – Golf Club Cortina domenica 8 agosto
È tempo di tornare a sfidarsi sul green: il Cristallo Resort & Spa è da sempre partner privilegiato del Cortina Golf Club, il nove buche al cospetto delle Dolomiti che porta la firma del designer di campi da golf Peter Harradine e dell’architetto ampezzano Silvio Bernardi. Domenica 8 agosto torna un grande classico, il Trofeo Golf Transvital, 9 buche Stableford, organizzato in collaborazione con Transvital.
Palcoscenico d’arte
Videomapping con Contini Art Gallery a partire dal 1° agosto
La facciata del Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa si trasforma in una grande, enorme tela d’artista. Il nuovo videomapping realizzato grazie alla collaborazione con Contini Art Gallery, affermata galleria con sedi a Venezia e a Cortina, propone le opere del maestro Mario Arlati, eclettico artista milanese. Un’esperienza estetica avvolgente, dedicata a un artista accostabile allo stile dell’Arte Povera. Il videomapping è abbinato a una mostra allestita già a partire da luglio all’interno del Cristallo Resort & Spa: le opere dell’artista dialogano con lo splendido bronzo “Eros II” del celebre scultore Igor Mitoraj: un capolavoro degli anni ottanta che rappresenta un busto femminile cinto alla vita da una mano bendata. Arlati firma le altre opere in esposizione: le tele materiche caratterizzate da colori sgargianti e vitali, ispirate ai muri delle isole Baleari, corrose dagli elementi, il sole, il sale, il mare e il vento, e anche vari lavori appartenenti alle serie Tropos e Incomplete Flags, realizzate con stracci, tessuti, tele macchiati dal colore, potentemente evocative. Il progetto è una delle tappe della grande opera site specific che sta accompagnando l’hotel nel 2021, e che coinvolge gli artisti della Contini Art Gallery. Mario Arlati era già stato protagonista di un progetto analogo dedicato alla serie Flags, sempre al Cristallo Resort & Spa, durante i Mondiali di Sci di Cortina.
Cristallo Hotel: 120th Anniversary – The Music Collection
Per l’importante anniversario il Cristallo ha pensato di regalarsi e regalare agli ospiti una vera e propria colonna sonora. L’ha realizzata Smoma, quartetto di artisti poliedrici – camaleonti musicali – e storici collaboratori di Radio Montecarlo. È un concetto brillante quello alla base del progetto. In tutto 12 brani, uno per ogni decennio vissuto dal Cristallo, come tappe di un viaggio nel tempo. Canzoni celebri di ogni epoca sono state rilette in tanti stili differenti, vestite di atmosfere completamente nuove, tra sonorità acustiche ed elettroniche. L’effetto – considerate le perle musicali sottoposte a questo “trattamento” – è deliziosamente sacrilego, straniante eppure familiare. Un puro esercizio di talento ed eclettismo. Non è la prima collaborazione tra Smoma e il Cristallo Resort & Spa. Se nel 2011 – in occasione del 110° anniversario – l’ensemble aveva prodotto un cd, questa volta ha preferito incidere un vinile dall’atmosfera retrò. Concepito come un quadro musicale, vanta grafiche e packaging d’autore: il cofanetto è un’opera d’arte del maestro Mario Arlati.
Palcoscenico di talenti
La rassegna Talenti, Storie di Imprese Straordinarie venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 agosto
Una parola chiave, un incontro a tu per tu, un talento del Made in Italy, un’ora di tempo. Un format di intrattenimento culturale capace di dar voce al talento imprenditoriale e sportivo, Talenti porta sotto i riflettori i volti, i racconti, le avventure di chi non si accontenta di risposte facili e ricette già pronte. Obiettivo: riscrivere il dizionario che ci accompagnerà verso il futuro. Raccontare, incuriosire, illuminare nuove prospettive. Conoscere da vicino la storia di una personalità di grande spessore, un imprenditore del Made in Italy o del mondo dello sport, impegnato ad alzare costantemente l’asticella. Negli anni si sono avvicendati personaggi di rilievo come Nerio Alessandri, Alberta Ferretti, Matteo Marzotto, Alessandro Benetton, Brunello Cucinelli, Andrea Illy, Norbert Niederkofler.
Palcoscenico di gusto
Il piatto dell’Anniversario
Le migliori storie nascono da un incontro felice. Come quando, nel 2001, la famiglia Gualandi di Bologna ha unito la propria storia a quella del Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa, Cortina d’Ampezzo. E così per celebrare i 120 anni dalla nascita di questo simbolo dell’ospitalità ampezzana, entrano nel menù le tagliatelle di grano duro BIO fatte in casa, ragù delle Dolomiti e crema di noci feltrine. Lo chef Marco Pinelli ha creato un piatto che è una perfetta unione tra le Dolomiti e la tradizione della famiglia Gualandi, coinvolgendo partner di eccellenza. Si tratta di una versione originale, piacevolmente rivisitata, delle tagliatelle al ragù, bandiera della bolognesità a tavola. La ricetta è stata inserita nel nuovo menù del ristorante Il Gazebo.
Tutti i giorni a pranzo si può scegliere la formula “light lunch” in terrazza, con il piatto dell’Anniversario, un flute di Champagne Comte de Montaigne, un dolce. Non solo: l’hotel ha realizzato un box esclusivo contenente la ricetta e tutti gli ingredienti. Un modo per proseguire l’esperienza vissuta al Cristallo cimentandosi, a casa propria, con la realizzazione di questo piatto speciale.
I partner
Comte de Montaigne Limited Edition «Cristallo 120». Una bottiglia in edizione limitata con etichetta dedicata è l’omaggio che Comte de Montaigne ha voluto fare all’hotel. Un’etichetta che rappresenta l’ambasciatore dell’autentico champagne dell’Aube, dove nel XIII secolo fu piantato il primo ceppo di Chardonnay, il vitigno che è origine genealogica di tutti gli champagne.
In Punta di Forchetta – La pizza gourmet di e con Simone Padoan martedì 10 agosto e martedì 7 settembre, ore 20.00
La rassegna gastronomica “In punta di forchetta” torna a sorprendere gli ospiti dell’hotel il 10 agosto e il 7 settembre, raccontando il territorio a partire da profumi, aromi, texture, temperature, abbinamenti. Si cucina a quattro mani: lo chef “titolare”, Marco Pinelli, insieme all’ospite, Simone Padoan. L’ideatore e proprietario de I Tigli a San Bonifacio di Verona, ha entusiasmato i network gastronomici di tutta Italia, dal Gambero Rosso alla Guida Espresso, con le sue pizze gourmet. E lo ha fatto anche al Cristallo Resort & Spa, dove ha dato vita negli scorsi anni, a un temporary restaurant molto apprezzato.
Palcoscenico di bellezza
Limited Edition «Cristallo 120» Transvital
Prosegue la stretta collaborazione tra la Cristallo ULTIMATE Spa e la linea di trattamenti Transvital, dalle solide basi scientifiche, saldamente legata all’eccellenza della tradizione cosmetica svizzera. Per l’anniversario del Cristallo, a Luxury Collection Resort & Spa, viene lanciato un prodotto speciale: la Limited Edition della Regenerating Cream Transvital, il prodotto top di gamma della linea. Un’edizione esclusiva che celebra 120 anni di bellezza, e contiene un codice sconto da utilizzare presso la Spa dell’hotel. Qui, si possono sperimentare massaggi e trattamenti appartenenti alle più antiche tradizioni, come l’Ayurveda, oltre alle altre proposte viso e corpo Transvital.
Nata nel 1977 Emanuela comincia a dipingere fin dalla tenera età, 5 anni. E’ autodidatta, appassionata del proprio lavoro, e dopo le prime esperienze sceglie la pittura ad olio prediligendo la figura femminile.
Negli anni consolida la sua tecnica, continuando a dare rilievo a emozioni riflesse su corpi e volti delle donne, ricevendo molti consensi da parte di galleristi ed esperti d’arte, ed è così che cominciano ad arrivare ordini da collezionisti, esperti d’arte e privati.
Molti anni dopo, al seguito dell’attentato di Manchester del 2017 rimane particolarmente colpita e decide di ritrarre le donne piangenti, utilizzando un colore scuro, cupo ed incisivo, arricchito da un dettaglio in più: veri bossoli sparati direttamente da lei, con regolare porto d’armi, e applicati poi sulle tele.
Dopo un po’ di tempo Emanuela riporta il colore nelle sue opere, aggiungendo resina mista a colori ad olio e in più crea una nuova collezione all’acqua.
Nel 2019 espone le sue opere a Palazzo Zenobio durante la 58 esima Biennale di Venezia e a Milano durante la Biennale curata dal critico Vittorio Sgarbi e a SCOPE International Contemporary art Show a Miami Beach in Florida (USA) durante Art Basel 2019.
Nel 2020 è stata aperta un’esposizione a Londra presso la Fitzrovia Gallery con il suo progetto Love for life, dove si sono potute ammirare per la prima volta decolletè dipinte a mano in una performance live, con la presenza di altri artisti di rilievo internazionale, per poi proseguire a Dubai (UAE) durante la Emirates Art Connection e ad Abu Dhabi (UAE) all’Art Hub.
Per saperne di più leggete l’intervista:
Ciao Emanuela, parlami di “The street art directory” a Londra, a cui parteciperai, quali prospettive future? The Street Art Directory è un’associazione Londinese che censisce e certifica gli Street Artist in Londra e, nello specifico, nel quartiere Street Art per eccellenza che è Brick Lane. Dopo aver iniziato le mie attività nel quartiere lo scorso anno, ed essere stata riconosciuta, con mio grande piacere, come “Artista Ufficiale” della zona, le prospettive future sono quelle di continuare a lasciare il mio contributo alla città londinese e, pian piano, espanderla anche in altre città europee.
Sei un’artista ormai affermata, quale la mostra o l’evento che ti ha dato piu’ soddisfazione negli anni, e quale a cui vorresti ancora partecipare?
Sei specializzata in volti di donne, ma da qualche anno si sono viste anche decolletè e giubbini jeans dipinti…hai messo un piede nel fashion? Quale il prossimo step?
Più che un piede nel fashion, la tela non mi bastava più… e così ho cercato nuovi supporti su cui dipingere e ho trovato nelle decolletè il supporto perfetto per realizzare opere d’arte indossabili che portino non solo gratificazione al collezionista, ma anche a chi ha la possibilità di indossarle e sentirsi al meglio di se’ grazie alla carica energetica con cui le realizzo. Credo molto in questo progetto e mi ci sto dedicando con tuta me stessa. Sto organizzando una comunicazione mirata e un evento esclusivo per il lancio di questo progetto. E ovviamente sarai invitata per saperne di più.
Cosa ti piace di piu’del tuo lavoro e cosa ti da’ valore aggiunto?
La cosa che amo di più del mio lavoro è la possibilità di regalare emozioni alle persone che si innamorano delle mie opere. E’ bello vedere che le mie creazioni sono in grado di toccare l’anima delle persone e suscitare sentimenti e vibrazioni positive. Non saprei dirti cosa da valore aggiunto alle mie opere, posso dirti che le faccio con il cuore e che provo una forte emozione nel realizzarle. Sono opere emozionali e sincere. Cerco di puntare al cuore delle persone per farle stare bene.
Si parla tanto di sostenibilità. In cosa il tuo lavoro è sostenibile?
Sono molto attenta alla salute e all’ambiente. Per contribuire al rispetto dell’ambiente cerco sempre di non avere sprechi di materiale o eccessi di prodotti che possano inquinare. Penso di non aver mai buttato una tela in vita mia… anche quando un’ opera non mi gratifica, piuttosto viene rielaborata o ricoperta per dare nuova vita a un’altra. Non uso solventi o diluenti e a parte i colori a olio che uso in maniera molto poco materica e senza aggiunta di olii, per il resto uso tinte all’acqua affinché anche nell’uso quotidiano, il mio lavoro non sia un contributo all’inquinamento. In parallelo, assieme a mio marito, ci divertiamo a realizzare complementi d’arredo di design utilizzando materiali di recupero, in modo da trasformare ciò che viene buttato in qualcosa di bello e utile, che abbia l’opportunità di far felice qualcuno piuttosto che inquinare il pianeta.
Progetti futuri?
Sicuramente il mio progetto “Love for Life” è quello su cui sto puntando maggiormente, oltre che a consolidare e affermare il mio nome all’estero. A dicembre 2020 abbiamo aperto una Galleria d’Arte a Londra , Secret Art Gallery, 28, Cheshire Street, Brick Lane E2 6EK, London, e sicuramente ci concentreremo sul farla crescere per dare l’opportunità a nuovi e giovani talenti di trovare la loro strada cercando di semplificare le difficoltà che ho incontrato io in passato e permettendo agli artisti di dire la loro e portare il loro messaggio al mondo.
Se non ci aiutiamo tra noi artisti… siamo una grande famiglia e tutti ci meritiamo di essere felici!
Firmate da Michela Cattai e prodotte da Venini, le esclusive opere con cui la nota azienda di vetri d’arte muranese continua il suo percorso all’insegna della contaminazione culturale.
Le collezioni Acqua e Contrasto: una serie di pezzi in edizione limitata in vetro soffiato di Murano che l’artista ha realizzato in sinergia con la storica vetreria artistica in l’occasione di “Ridefinire la tradizione: l’arte contemporanea del vetro veneziano”. L’esposizione personale dell’artista, andata in scena lo scorso Maggio presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Giappone, ha rappresentato un punto di incontro fra culture, nel segno dell’eccellenza italiana.
Ispirandosi alla cerimonia giapponese del tè e grazie all’abilità manifatturiera dei maestri vetrai della storica fornace, Michela Cattai ha dato vita a opere materiche dal forte impatto visivo e dalla forma sinuosa e mossa, arricchita da una speciale lavorazione a freddo. Il progetto Contrasto è una “limited edition” di 49 pezzi nei colori Menta e Uva mentre Acqua è costituita da 19 opere nei tre modelli MIZUSASHI contenitore acqua fredda, ICHIRINZASHI piccolo vaso per un fiore e NATSUMECHE contenitore per tè matcha, declinati nei colori Menta e Uva.
Capolavori con cui Michela Cattai ha unito due mondi : “Mi sono avvicinata con molto rispetto a questo rito antico, unendo la tradizione dell’arte vetraria e le particolari competenze di VENINI all’affascinante e antica cultura nipponica”, racconta parlando della collezione Acqua. Silvia Damiani, Vice Presidente del Gruppo Damiani invece dichiara: “Abbiamo accolto il progetto con entusiasmo per creare un ponte tra culture diverse, tra Oriente e Occidente, e grazie all’abilità manifatturiera dei maestri vetrai è nata una collezione di oggetti in vetro soffiato e lavorato a mano. Il focus è la ricerca di un’armonia in un momento di condivisione, l’espressione creativa attraverso l’opera”
Venini prosegue così il suo viaggio all’insegna della contaminazione culturale già decollato con “Unity”, una collezione griffata dal designer americano Marc Thorpe, che racconta l’incontro tra la cultura artigianale del Senegal e l’arte vetraria di Venini, “made in Italy”.