Pellegrini mette al sicuro i propri ristoranti con l’aiuto di Burioni e Life Net Health Care

Iniziativa senza precedenti, per il settore della ristorazione collettiva, all’insegna dell’innovazione e della responsabilità sociale da parte della Pellegrini Spa. L’azienda milanese leader nel comparto, con 640 milioni di fatturato e 9.300 dipendenti, ha messo a punto con l’ausilio di Life Net Health Care e la consulenza scientifica del virologo RobertoBurioni, un protocollo relativo all’attività di ristorazione. La società, fondata da Ernesto Pellegrini (noto anche per essere stato presidente dell’Inter per un decennio, impreziosito dallo scudetto dei record e da due Coppe Uefa) nel 1965, ha messo in sicurezza i propri 600 ristoranti presso aziende, ospedali, comunità religiose e case di riposo. Alcuni dei quali sono rimasti aperti negli ultimi due mesi, mentre altri riapriranno il 4 maggio.

La società, in cui il presidente Ernesto è affiancato dalla figlia Valentina, vicepresidente, lo ha fatto a modo suo, unendo il proprio know-how (ricco di 55 anni di esperienza nella ristorazione e 30 nella sanificazione di ospedali e aziende) alle competenze scientifiche dei massimi esperti. Ne è risultato, appunto, un protocollo in presenza del Coronavirus con regole e raccomandazioni per i dipendenti e i commensali. L’azienda riceverà dal Professor Burioni e da Life Net Health Care supporto e assistenza sulla base dell’evoluzione del contagio, e realizzerà sessioni di formazione dedicate al proprio personale interno, a partire dai responsabili operativi e dai direttori di servizio. Il protocollo comprende alcune regole essenziali che vanno dal distanziamento sociale all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, cui si aggiungono tutti quegli accorgimenti in grado di rendere la mensa un luogo il più possibile sicuro, in cui trascorrere la pausa pranzo con sufficiente serenità. All’interno di ogni mensa è stato creato anche il ruolo di Covid Manager che opera per un preciso controllo del rispetto delle regole.

 

“La Pellegrini vuole tutelare nel modo più innovativo possibile i propri 9.300 collaboratori e le 200 mila persone che ogni giorno pranzano o cenano nei nostri ristoranti”, racconta Ernesto Pellegrini. Aggiunge il Professor Burioni: “Collaborare con la Pellegrini è stato un piacere sia umano che professionale. Sarò lieto di continuare a collaborare fino alla fine della pandemia, perché si possano aggiornare le regole e raccomandazioni del protocollo alla luce dello sviluppo delle ricerche sul Virus, a beneficio del personale, degli utenti e della collettività”.

 

Del resto, la storia di Ernesto Pellegrini, cavaliere del lavoro, è tutta improntata all’innovazione e alla responsabilità sociale. Ha introdotto in Italia il concetto moderno di ristorazione collettiva, diventandone il leader. Sul versante dell’impegno sociale, nel 2013, ha creato la Fondazione Ernesto Pellegrini Onlus, il cui primo atto è stato la creazione di Ruben, ristorante solidale che ogni sera offre una cena a 350 persone in temporanea difficoltà economica e sociale al prezzo simbolico di 1 euro. Attenzione alla social responsibility che Pellegrini mette anche nella scelta dei fornitori e nella qualità e sicurezza del cibo.

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