Tre ragioni per cui le normative fanno bene al business

Le normative vengono sempre promulgate con buone intenzioni, con l’obiettivo ad esempio di proteggere i consumatori o l’ambiente. Tuttavia, la velocità con cui si muove il mercato può renderle obsolete e le aziende non vedono mai di buon occhio le regolamentazioni lamentando come esse rallentino l’innovazione e il business.
Le cose stanno però cambiando. Da una nuova ricerca commissionata da Ricoh Europe (“Designed for Tomorrow”) è emerso come le imprese europee stiano ammorbidendo la propria posizione nei confronti delle normative, un cambiamento che forse può sorprendere considerando l’attuale contesto di instabilità e incertezza. Il 55% del campione d’indagine ritiene che le direttive sulla privacy come il GDPR siano un punto di partenza per migliorare l’organizzazione aziendale. Inoltre, le aziende coinvolte nella ricerca Ricoh sostengono che i requisiti normativi siano direttamente correlati ad alcune metriche fondamentali per il successo del business: efficienza, sicurezza e fiducia dei consumatori.
Ci sono a mio parere tre ragioni per le quali le aziende iniziano a considerare le normative come un trampolino di lancio per il business.

Il comportamento etico come motore per la crescita. Le normative aiutano le aziende a comportarsi in modo etico e ciò aumenta il successo del business. La ricerca Ricoh mostra come per il 66% dei manager europei la sostenibilità è destinata a divenire un importante fattore per la crescita e il 56% considera le regolamentazioni ambientali, come l’Accordo di Parigi, una possibile strada verso il progresso. L’attenzione all’ambiente è dimostrata anche dal fatto che due terzi (67%) del campione d’indagine coinvolto nell’indagine prevede di investire in device smart ed ecosostenibili e il 64% menziona i bassi consumi energetici come criterio di scelta.

La trasformazione digitale prende il via dalle normative. Grazie alle tecnologie, le normative possono diventare il punto di partenza per la trasformazione digitale. Spesso nei reparti che gestiscono la compliance circolano elevati volumi di carta che devono poi essere archiviati. In questi ultimi anni la digitalizzazione sta però trasformando i processi introducendo una maggiore efficienza organizzativa che, partendo dal rispetto delle normative, può estendersi a tutti i reparti aziendali. Le tecnologie sono dunque al centro dell’attenzione: la ricerca Ricoh mostra inoltre come l’82% delle imprese stia investendo in innovazione IT, con il 66% che considera il cambiamento tecnologico come un’opportunità anziché una sfida.

La sicurezza dei dati crea un clima di fiducia. Il 66% dei manager europei pensa che processi digitalizzati e automatizzati agevolino la crescita delle aziende. I dati digitali sono però maggiormente esposti a rischi e a minacce. La sicurezza deve dunque essere sempre in primo piano, non solo per rispondere ai requisiti normativi, ma anche perché da essa dipende la sopravvivenza del business. Inoltre, la fiducia di clienti, partner e stakeholders nei confronti di un brand aumenta se questo è in grado di dimostrare di saper gestire i dati in modo controllato e sicuro per prevenire perdite di informazioni e utilizzi illeciti o comunque non corretti.

Le aziende si stanno rendendo conto dei vantaggi derivanti dallo sviluppo di un business basato su aspetti quali sicurezza, privacy e sostenibilità ambientale. Grazie alle tecnologie le normative diventano un valido alleato portando benefici nel breve e nel lungo termine.

A cura di David Mills, CEO di Ricoh Europe

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