Dopo 10 edizioni, più una “All stars”, dedicate ai giovani artisti chiamati a interpretare i principi della responsabilità sociale, quest’anno il Premio Ricoh ha cambiato format. Si è tenuta la prima edizione del Ricoh Urban Art Contest, destinato a valorizzare la Diversity & Inclusion attraverso l’arte e la riqualificazione urbana.
Gli artisti che hanno aderito (questa volta, senza limiti d’età) hanno messo a punto un progetto sul tema che si è tradotto in un bozzetto. Sono stati individuati 16 finalisti, le cui opere sono state esposte nel mese di maggio a Milano, presso lo Spazio N3 della Regione Lombardia, che ha collaborato con Ricoh Italia per l’iniziativa.
Il vincitore è stato scelto da una giuria presieduta dal critico e curatore Carlo Micheli e composta da Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, Alice Cosmai, responsabile ufficio arte nello spazio pubblico del Comune di Milano, Davide Oriani, ceo di Ricoh Italia, Rocco Roggia, amministratore delegato di Roseto Srl, Angela Maria Scullica, giornalista, Monica Melani, giornalista televisiva e collezionista e Marco Abisso, artista. A questi si è aggiunto il voto collettivo dei dipendenti di Ricoh Italia, che ha avuto un peso pari a quello di un singolo giurato.
Ad aggiudicarsi questa prima edizione del Ricoh Urban Art Contest, è stato Alessandro Trevisan. Milanese, classe 1989, esponente tra i più noti della Street art lombarda, Trevisan ha così commentato la sua opera, Jardim do beija-flore: “Si tratta di una rappresentazione simbolica di un mondo ideale in cui le diversità non solo coesistono, ma si esaltano a vicenda. Il fondo arancio, vibrante e caldo, fa da cornice a figure contrastanti che convivono in equilibrio: cultura e tecnologia, spirito e materia, istinto e ragione. Il Cuore che si muove sopra un libro rappresenta il sapere come motore dell’empatia, mentre lo smartphone alle sue spalle testimonia una modernità accolta, non rinnegata. Il serpente piumato, icona sacra mesoamericana, incarna la dualità e la ciclicità della vita, rendendo sacra anche la contraddizione. L’opera invita a riconoscere nella complessità della società odierna una forza creativa, dove le differenze sono valore, non ostacolo”.
L’opera sarà trasformata da Trevisan in un murales su uno spazio in via Pecetta, a Milano, messo a disposizione dal Comune, che verrà riqualificato da Ricoh Italia. Questo intervento artistico contribuirà a migliorare lo spazio pubblico, veicolando inoltre un importante spunto di riflessione attraverso il linguaggio universale dell’arte.
È solo il primo capitolo di un progetto triennale: dopo la Diversity & Inclusion, prenderanno forma gli altri due elementi alla base di uno sviluppo sostenibile (ESG), ovvero ambiente e governance.