Spazio Roseto, Salvatore Garau torna a Milano dopo 10 anni

Arte e impresa, un binomio vincente messo in campo da innumerevoli brand della moda, ma anche da altre realtà di rilievo la cui cifra, anche se in settori diversi, è il vero lusso.

Queste aziende amano l’arte contemporanea, la acquistano e la rendono fruibile ai propri clienti e al pubblico, consapevoli del fatto che oltre ad essere un piacere ammirarla, costituisca anche un efficace trade union con il territorio.

È il caso di Roseto e Jarves, che in occasione della Milano Art week e del Design hanno inaugurato negli spazi della loro sede in corso Garibaldi 95 la mostra “Corpo non corpo” di Salvatore Garau curata da Milo Goj e da Lorand Hegyi, con grande successo di pubblico e stampa. La mostra proseguirà fino all’11 maggio.

Roseto è una società proprietaria di circa 300 immobili, molti dei quali di lusso, che affitta a Milano e altrove, che negli anni ha diversificato le sue attività, sempre con attenzione ai dettagli e ad un servizio di eccellenza personalizzato per i suoi clienti.

Jarves è una società specializzata nell’intermediazione immobiliare nel segmento Luxury.

Abbiamo intervistato in esclusiva l’ingegner Rocco Roggia, AD di Roseto.

Cosa mi dice della mostra “Corpo non corpo” di Salvatore Garau? Il legame fra impresa ed arte che cosa rappresenta davvero per la vostra realtà e che significato assume in un periodo storico come questo?

“Roseto tutti gli anni in occasione del Fuorisalone vuole mostrare parte della propria collezione d’arte o comunque opere di artisti con cui abbiamo rapporti. Da una decina d’anni è iniziata questa collezione, che nasce innanzitutto come passione personale.

Salvatore Garau e la sue opere “Corpo non corpo” è quello che abbiamo deciso di portare quest’anno. È un lavoro lungo che praticamente dura da un anno, dalla fine del Fuorisalone dell’anno scorso fino ad oggi, grazie anche a consulenti che ci aiutano come Art Relation di Milo Goj.

In questo modo riusciamo ad organizzare mostre, a far parte del cuore pulsante di questa città e a mostrare questo binomio arte- impresa. Utilizziamo le opere anche per arredare, nel caso degli affitti brevi di Roseto Experience, ma il motivo principale è voler essere riconosciuti non solo per il nostro sottostante immobiliare, ma anche come fa la moda per esempio, che spazia a 360 gradi.

Partendo dal nostro lavoro abbiamo creato già tempo fa la prima collezione di opere e unito tutto il resto a 360 gradi, come per esempio con “Roseto Wine” che deriva dalla nostra passione per il vino.

Abbiamo pensato di aprire un Club privato, esclusivo, “Roseto Wine” appunto, in cui possono entrare solo i nostri inquilini. Quindi esclusività, lusso, è una cosa che piace perché capiscono che lo facciamo per passione. Noi acquistiamo vino grazie a delle partnership con i maggiori produttori e siamo riusciti a creare questa cantina con 3500 bottiglie, di cui 500 etichette differenti partendo da etichette “normali” fino ad arrivare al vero e proprio lusso.

Alcuni colleghi hanno studiato per diventare sommelier e sono in grado di dare consigli, per cui alcuni ci contattano anche solo per questo, oltre che per acquistare Il vino. Quando richiesto siamo anche in grado di portare il vino che acquistano da noi fin dentro casa. Per noi questo non vuole essere un business ma un servizio, una coccola per il cliente.”

Nella mostra di Garau oltre alle 13 tele ci sono anche due video, uno dei quali inedito, che raccontano l’interesse che l’artista ha sempre avuto, oltre che per la materia, anche per lo spirito: è un modo per arricchire anche la vostra creatività oltre che spiritualità in un lavoro così “concreto” anche se colmo di passione di tutti i giorni oltre che per creare un legame con il territorio?

“A me personalmente l’arte piace in modo puro, senza vederci dietro chissà cosa: ho avuto l’onore di fare lunghe chiacchierate col maestro Garau, leggo spesso i suoi articoli, è una persona molto profonda, sono sicuro che questo evento mi darà un valore aggiunto. Uno dei due video, il principale, l’ho scoperto ieri e quando l’ho guardato con attenzione e lui mi ha raccontato la sua visione riguardo a questa opera che lui ritiene la più importante della mostra, ho capito che è un’opera che mi porto a casa, che mi entra dentro, e penso che mi aiuterà anche, un domani, a organizzare alcuni spazi per una casa o a un arredo… a qualche cosa di pratico insomma”

Ingegnere Roggia, una volta i mecenati erano papa e nobili, è d’accordo che i mecenati di oggi sono le aziende come la vostra?

“Penso che siano ancora quelli di una volta, anche se oggi ci sono molte imprese che ci tengono a divulgare l’arte oltre che i loro prodotti”

Lei è AD di Roseto, società specializzata nella locazione di immobili di proprietà di altissimo pregio a Milano e fuori città, 300 circa, di cui 100 a Milano. Come sta andando il settore? Gli affitti di immobili di lusso è in espansione o ha subito in qualche modo delle variazioni, rispetto all’anno scorso, e se sì quali?

“Sta andando ancora meglio, e se in generale il mercato della locazione a Milano e provincia sta andando molto bene, il lusso sta raggiungendo dei nuovi record. Questo perché ci sono stranieri che stanno arrivando in Italia per business e altro. Questo vuol dire che hai molti soggetti altospendenti che investono anche nell’immobiliare e che cercano case di lusso in cui vivere, da acquistare o in locazione.

Adesso noi, per esempio, stiamo ristrutturando 3 appartamenti importanti a City life, che avranno canoni mensili da 20 a 33 mila euro al mese e che sono stati già tutti affittati: siamo riusciti a trovare gli inquilini che hanno firmato i contratti nonostante le case non siano ancora pronte e non siano nemmeno visibili in quanto sono veri e propri cantieri.

Sono persone che decidono di affidarsi a noi grazie soprattutto ai rendering, creati da nostri bravissimi renderisti interni, che mostrano il risultato finale degli appartamenti arredati molto prima di quando saranno pronti. Ma devo aggiungere, anche il passaparola è molto importante”.

Per essere considerato di lusso quanto deve costare l’affitto di un immobile a Milano in una zona prestigiosa? Quali sono i fattori che lo caratterizzano?

“Un po’ne abbiamo parlato già sopra. A livello di prezzi dipende ovviamente dalla grandezza dell’immobile, il bilocale arredato costa 2.500/3 mila euro al mese di affitto, meno di un bilocale chiaramente non possiamo parlare di lusso… deve essere ovviamente nel contesto giusto, per esempio noi qui in Corso Garibaldi 95 abbiamo dei bilocali che vanno a ruba, poi si sale fino ai 4 locali che costano 10.000 euro circa, e poi ci sono gli attici, i pentalocali, che sono fuori prezzo. È però importante sottolineare che i canoni di affitto sono calcolati in proporzione rispetto a quel che è costato costruire e arredare l’unità immobiliare stessa, è necessario rendersi conto che ci sono dietro alti costi di acquisto, di ristrutturazione e di arredo, perchè noi li affittiamo arredati.

E poi anche i mobili fanno il lusso, tutt fatti su misura e di marca, dal divano al letto, al materasso, alla cucina con gli elettrodomestici, poi stiamo attenti nel cambio di inquilino a sistemare tutto in modo da consegnare gli appartamenti sempre perfett. Negli immobili di lusso abbiamo l’audio multi-room per mettere musica diversa in ogni ambiente e c’è ovviamente la domotica con cui puoi telecomandare tutto: l’allarme, le telecamere (per chi le vuole), le luci, le tapparelle, e soprattutto la termoregolazione, che è la cosa forse più importante perché magari sei fuori casa, stai tornando e accendi da remoto il riscaldamento (o il raffrescamento), oppure ti sei dimenticato di spegnerlo una volta uscito e lo puoi chiudere da lontano. 

E poi nel lusso gli impianti sono nascosti, niente è a vista”.

Cosa chiede più di frequente un cliente disposto a pagare centinaia di migliaia di euro l’anno per un appartamento? Che tipo di finiture e di servizi?

Oltre a tutto quello già detto sopra, i clienti chiedono spazi esterni privati, cortili, reception h24 (quindi sicurezza) e la possibilità di avere un deposito per i pacchi in arrivo in reception.

Come Roseto offriamo anche un servizio di Facility Management, cioè un team di persone che, oltre a gestire tutte le manutenzioni straordinarie a richiesta degli inquilini, si occupa anche della manutenzione ordinaria degli immobili, in quanto ci teniamo che sia sempre tutto in perfette condizioni sia estetiche che di funzionamento. Se un inquilino ha un problema (idraulico, fabbro, etc.) ci chiama e noi interveniamo in prima persona o con tecnici di fiducia”.

Quali sono le zone più costose di Milano? Il quadrilatero della moda è sempre in testa? O ci sono altre zone che stanno catturando l’interesse di persone con eccellenti disponibilità economiche?

“Le zone piu importanti rimangono quadrilatero e Brera, negli ultimi anni sono salite molto altre zone come City Life, ma ad oggi Brera e quadrilatero stanno toccando dei nuovi record. Se parliamo di attici stanno raggiungendo prezzi molto importanti anche in City Life, che è in generale molto apprezzata da chi cerca privacy, sicurezza e servizi, basti pensare che ha grandi parchi, metropolitana e i centri commerciali sono a portata di mano.

Insomma, a City Life ci sono case molto belle con tutte le comodità, ariose, con la domotica, hanno terrazze, impianti di riscaldamento e raffreddamento non a vista. C’è la reception h24, c’è il lusso vero insomma, cose che abbiamo anche qui in Brera, poi dipende dalla singola persona.

Mi spiego: ci sono vip che hanno necessità diverse che magari neanche ci immaginiamo. Ad esempio posseggono tre o quattro automobili e a City Life trovano i box dove parcheggiarle, in Brera è più difficile, e non è una questione di prezzo. Oppure si desidera uscire in anonimato senza il rischio di essere riconosciuti e magari fermati per autografi o selfie.

Progetti futuri?

Stiamo lavorando per aumentare le residenze del nostro ramo che si chiama Roseto Experience, che rappresenta gli affitti brevi nelle località turistiche di lusso, con affitti che vanno da 3 a 30 giorni.

A breve terminerà un’operazione importante in piazza Righi a Madonna di Campiglio ma stiamo lavorando anche a Forte dei Marmi.

Roseto Experience si lega anche al mondo dell’arte in quanto le unità immobiliari avranno alle pareti delle opere d’arte della nostra collezione, per rendere ancora più piacevole ed armonioso il soggiorno.

Come Roseto Prestige stiamo ristrutturando una palazzina cielo terra a Roma, che sarà pronta nel 2026.

Inoltre, abbiamo recentemente deciso di aprire il nostro primo ristorante, ma su questo non posso ancora dare dettagli”, conclude con soddisfazione l’ingegner Roggia.

(Nella foto di copertina, da sinistra: Salvatore Garau, Rocco Roggia, AD di Roseto. Nelle altre foto, da sinistra a destra: l’AD di Roseto, Ingegner Rocco Roggia e Salvatore Garau con Enrica Governi, l’autrice. Foto by Enrica Governi).

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