Si è conclusa oggi, 19 maggio, la personale di Mario Schifano “Compagni in un’oasi sotto il cielo stellato”. Inaugurata lo scorso 16 aprile, presso lo Spazio Roseto di corso Garibaldi 95, a Milano, la mostra è stata giudicata dalla stampa di settore una delle più interessanti della stagione, nonché una delle esposizioni più belle in assoluto del Maestro della Pop art.
Curata da Monica Schifano, vedova dell’artista e presidente dell’Archivio e dal critico e storico dell’arte Marco Meneguzzo, è stata organizzata da ArtRelation su incarico delle società milanesi Roseto e Harves. Le due aziende fanno riferimento a Hopafin, holding leader in Italia e tra le più importanti in Europa, a capo di un gruppo con core business nell’immobiliare.
Entrambe le società credono che un’impresa debba impegnarsi anche in iniziative di responsabilità sociale e sono in prima fila nel promuovere l’arte. Del resto, la Convenzione di Faro del Consiglio d’Europa, ratificata dal Governo italiano nel 2020 ha sancito che tutelare arte e cultura significa tutelare un diritto umano.
La mostra, tra le altre, ha presentato due opere mai viste e pubblicate. La prima è un polittico del 1967, “Inevitabile viaggio a Marrakesh”, composto da 8 pannelli di metri 2×1 ciascuno, per un totale di metri 4×4. L’altro vanta una storia unica. Sempre nel 1967, anno d’oro per Schifano, il Maestro ricoprì con 7 opere, tra cui un dittico, pareti e soffitto di una mansarda della residenza romana della Principessa Patrizia Ruspoli.
Appositamente per la mostra di Roseto, le 7 tele sono state recuperate e hanno rivestito una “stanzetta” costruita con le stesse misure di quella originaria.
Entrambe le opere sono state prestate dalla famiglia della Principessa Ruspoli.