Arriva il sigaro made in Sicily

Il fenomeno sempre crescente dell’internazionalizzazione contamina anche un settore inedito come quello del “fumo lento”. A lanciarsi in questa nuova sfida è Lorenzo Zurino, giovane imprenditore sorrentino, fondatore e Ceo di The One Company, che da oltre dieci anni supporta con successo importanti aziende dell’eccellenza del food made in italy nel complesso mondo dell’internazionalizzazione negli USA e non solo.

Zurino commenta: “È stato un colpo di fulmine. Conosco bene il territorio siciliano e la sua grande ricchezza enogastronomica che il mondo ci invidia, ma non immaginavo ci fosse altrettanta opportunità in un settore del tutto inaspettato per questa terra. Il tabacco, il primo tabacco per esser precisi, coltivato esclusivamente in Sicilia e poi lavorato a mano e finito in Nicaragua, centro con il know how più importante al mondo del settore. Oltre ad essere determinante per l’unicità delle fragranze generate dall’esposizione del tabacco al sole e alla salsedine, questa terra non conferisce solo una particolarità irreplicabile al sigaro, ma ho voluto scommettere su di una terra che merita attenzione, fiducia e supporto imprenditoriale ed economico anche e soprattutto in un momento storico come quello di oggi di forte instabilità. Voglio creare impresa al Sud, voglio rivalutare territorio e sapienza dei coltivatori siciliani, voglio che l’estimatore americano si innamori della qualità e unicità del nostro sigaro, scoprendo che non deve solo dei sapori dei nostri prodotti enogastronomici”.

Come un vero e proprio capolavoro dei sensi e dell’estetica, l’Efebo, il primo sigaro siciliano, debutta in anteprima, a Washington DC, al Gran Galà della National Italian American Foundation. Intraprendenza, intuizione imprenditoriale, curiosità e un pizzico di incoscienza sono le caratteristiche di tanti imprenditori italiani che si sono fatti strada e affermati all’estero. Lo sono anche quelle del giovane ed eclettico Zurino, che di fiuto imprenditoriale ne ha avuto quando più di dieci anni fa ha deciso con spirito avanguardistico di investire tempo e risorse nello studio delle dinamiche dell’internazionalizzazione a vantaggio delle aziende italiane.

Molte tra le più importanti aziende del food made in Italy, hanno apprezzato e rinnovato di anno in anno fiducia nelle capacità imprenditoriali del giovane Lorenzo Zurino. Ma è proprio negli States che ne sono state celebrate competenza ed eccellenza, grazie alla premiazione,  come miglior imprenditore italiano under 35, dalla NIAF (National Italian Americani), la più importante fondazione di italo americani che vede come soci nomi importanti come l’attuale Segretario di Stato USA Mike Pompeo, il Governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, il Presidente della Camera USA Nency Pelosi, l’Amministratore Delegato di Barclays Usa Gerard La Rocca e tanti altri.

Questa importante premiazione, che in passato è stata riservata a personalità del calibro di Sergio Marchionne, Vincenzo Boccia, Paolo Scudieri, Stefano Pessina, è avvenuta poco prima di un altro progetto, istituzionale questa volta, di valenza nazionale, svoltosi nella splendida Sorrento, voluto e realizzato da Zurino che ne è il presidente. Lo IEF, Italian Export Forum, il primo Forum Italiano dell’Export nato con l’obiettivo principale del “Fare Sistema” tra imprese e istituzioni e far circolare conoscenze e idee per il settore, declinato in un grande evento annuale di respiro internazionale e diversi Talks intermedi pensati per valorizzare ogni regione italiana. Sebbene sia solo alla prima edizione, lo IEF entra di diritto nel panorama degli eventi più accreditati e si candida a diventare una ricorrenza annuale attrattiva per il mondo dell’impresa, economico ed istituzionale italiano ed internazionale. Da Sorrento, passando per la Lombardia e la Puglia, lo IEF arriverà oltre confine a Doha, Sofia, New York solo per citare alcune delle tappe già programmate.

L’esperienza di questo tenace e giovane imprenditore italiano dimostra come una buona scintilla possa infiammare un sogno imprenditoriale, renderlo realtà e trasformarlo in progetti validi per sè stessi e d’ispirazione per altri giovani talentuosi e caparbi imprenditori, che tengono alto il nome dell’Italia nel mondo e che non smettono di credere ed investire nel nostro bel Paese, senza dimenticare che impresa e anche cuore e solidarietà. Lo sa bene Lorenzo Zurino che, per il secondo anno, mette a disposizione il proprio network italo americana a beneficio di una delle fondazioni benefiche più importanti d’Italia: La Lega del filo d’oro, che lo ha scelto come responsabile delle relazioni internazionali.

Zurino conclude infine: “Non è un lavoro per me, ma un piacere e una missione di cui sento forte la responsabilità. Ho accettato questa attestazione di stima da parte del presidente della Lega – dott Bartoli – e spero di poter proseguire con onore questa esperienza contribuendo nel mio piccolo all’impresa più importante di tutte, cioè non dimenticare mai che prima di imprenditori, rappresentanti delle istituzioni etc si è uomini e bisogna cercare di restituire al prossimo quanto la vita ci ha donato”.

 

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