Si intitola Acluofobia. E’ la personale che l’artista di Parma Marco Bersanetti inaugura allo Spazio Loa (Laboratorio Open art) di Milano mercoledì 27 marzo.
Classe 1986, finalista nel 2018 alla 8a edizione del Ricoh, uno dei più prestigiosi premi per giovani pittori, scultori e fotografi contemporanei, Bersanetti è uno degli artisti italiani più interessanti della sua generazione.
“Qual è il modo migliore per combattere la paura del buio, se non quello di usare il colore…” Con questa frase Bersanetti, che predilige l’utilizzo di colori vivaci, vicini all’espressionismo astratto americano, spiega il titolo della sua personale (Acluofobia, dal greco aclus, oscurità e fobia, paura, significa appunto paura del buio).
Tra gli apprezzamenti ricevuti dal giovane maestro emiliano spicca quella di Vittorio Sgarbi, al quale in occasione di un suo incontro pubblico è stata donata un’opera.
Quest’anno Bersanetti partecipa anche al premio Eccellenza Europea delle arti esponendo un’opera a Roma nel mese di febbraio, a Barcellona nel mese di aprile e a Parigi nel mese di giugno.
La mostra del Loa, organizzata in collaborazione con ArtRelation di Milo Goj, grazie anche all’intervento di tre aziende sponsor, Barbuti&Bertinelli, Bercella e Nuova Faber, viene presentata dal critico e storico dell’arte Giorgio Gregorio Grasso. Presidente della Fondazione Arte Contemporanea, Grasso è stato due volte curatore alla Biennale di Venezia, nel 2011 al Padiglione Italia e nel 2017 al Padiglione Armenia.