Il gruppo Hilton omaggia l’Italia e le sue meravigliose località con Flavours of Italy, un progetto pensato per i viaggiatori italiani attraverso i luoghi più iconici alla scoperta delle specialità culinarie e dei prodotti tipici locali poco noti a molti.
Un’ “experience” attraverso sapori tradizionali, intensi, che riportano indietro nel tempo, radicati nelle diverse culture e che, partendo dagli alberghi più rappresentativi del noto gruppo, suggella un legame ancora più profondo con il territorio.
La Sardegna è una delle regioni che cela tesori nascosti, intrisa di storia e piena di influssi culturali unica nel suo genere, tuttora saldamente ancorata alle sue radici, un territorio ricco di materie prime eccellenti e costellato da paesaggi da sogno.
E’ un piacere ammirare le sue magnifiche coste con le fantastiche baie della Costa Smeralda, lunghissime spiagge, come quelle di Capo Comino con le dune di sabbia bianca, e le calette nascoste e solitarie, come Cala Capra, ai piedi del caratteristico Capo d’Orso. Ma la vera essenza della Sardegna è nell’entroterra, e Flavours of Italy la svela attraverso due elementi distintivi: il conosciutissimo e amatissimo Mirto e la poco nota Pompia.
Il Mirto è uno dei simboli del territorio sardo, una pianta vigorosa con i suoi frutti piccoli e tondeggianti e ricca di Vitamina C, presente nella regione in oltre 200 varietà di MyrtusCommunis a bacca nera e circa 30 varietà a bacca bianca. Molte le aziende che si dedicano alla coltivazione e lavorazione del mirto, tra queste particolarmente interessante è il progetto dell’azienda Sannai, fondata nel 2015 da Antonio Castelli nel cuore della Gallura, a poca distanza dalla Costa Smeralda. Qui ogni pianta cresce nel suo ideale contesto naturale, senza trattamenti fitosanitarie con coltivazione biologica. Da queste piante preziose Sannai produce artigianalmente quattro varietà di liquore e amaro: il Mirto di Bacche “Maria Antonietta”, il Mirto di Bacche e Foglie “Beatrice”, il Mirto e Miele“Giovanna”, e il Mirto Bianco “Grazia”. Una produzione di solamente 4000 bottiglie a stagione ed un processo interamente manuale, dalla raccoglitura all’imbottigliamento.
Addentrandosi nella Baronia sarda si incontra la Pompia, un agrume ancora molto poco conosciuto e attualmente presidio Slow Food. Questo frutto è stato generato spontaneamente dall’ibridazione naturale del cedro con l’arancia amara, ed è considerato uno dei frutti più rari al mondo. Custode di questo agrume prezioso è il territorio di Siniscola. Il frutto, dotato di una scorza spessa e bitorzoluta può essere consumato solo dopo lunghe e attente lavorazioni. Poche le aziende che lo coltivano e lavorano, tra questi Claudio Secchi, che insieme alla madre, titolare del Panificio Pau, coltiva alcune piante e produce e commercializza diversi alimenti a base di Pompia. Il dolce più tradizionale è “sa Pompiaintrea” cotta per diverse ore nel miele per diventare un prelibato dolce regalato e consumato in occasione di matrimoni, a dimostrazione della preziosità del frutto. Altrettanto prelibata e rara è la “s’Aranzata”, realizzata lavorando la Pompia insieme alle mandorle. A questi dolci tradizionali si aggiunge oggi la produzione di confetture e bevande alcoliche, mentre la buccia, ricca di proprietà, viene utilizzata anche per la produzione di oli essenziali dalle molteplici proprietà benefiche.
Punto di partenza ideale della scoperta del mare e dei sapori autentici della Sardegna è il Sulià House Porto Rotondo, Curio Collection by Hilton, moderno ed elegante boutique hotel immerso nella natura e sospeso tra il mare e il cielo di fronte al Golfo di Cugnana e il suo ristorante Pasigà by Claudio Melis. Fiore all’occhiello del Sulià House, il nuovo ristorante Pasigà by Claudio Melis, lo chef stellato di origini sarde, tornato alle sue origini con un concetto di ristorazione che combina heritage e innovazione, la ricca storia culinaria sarda con un tocco fresco e innovativo. La creatività e l’amore per i sapori di Sardegna del Pasigà Restaurant, si esprimono anche con alcuni piatti creati per la celebrazione dell’utilizzo del Mirto e della Pompia in cucina. Tra questi ricordiamo il Pistoccu con pomodorini marinati alle bacche di mirto appassite e tonnetto locale, i Tagliolini di pasta all’uovo, cacio, pepe e gamberi rossi con Pompia conservata 40 giorni sotto sale, il Galletto marinato con bacche di mirto e millefoglie di patate, il Semifreddo di ricotta di pecora in zuppetta di fragole e pomodorini con Pompia candita alle alghe.
Sempre al Sulià House Porto Rotondo il Mirto e la Pompia entrano anche nel mondo del Mixology, attraverso le mani esperte di Mauro Spadetto, barman del Pasigà Restaurant, che ha creato due drink, speciali: una variazione del drink Etere – con Mezcal infusa allo zafferano, basilico rosso e bucce di Pompia, acqua tonica elderflower e succo di Pompia con spuma di lavanda, Elderflower e Pompia- e un cocktail di Mirto bianco con Mezcal al basilico rosso, succo di Pompia e spuma di lavanda, sambuco e Pompia.
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