Lorenzo Marini, da Art Basel Miami alla Permanente di Milano

«Il cambio del paradigma dell’alto che diventa basso (pop) vale anche col

suo opposto, cioè nell’innalzare il quotidiano a livello artistico. In

questo caso il quotidiano è il type, liberato dalla sua componente

ossessivamente funzionale e riproposto nella sua area visual

desemantizzata». Queste, secondo le parole dell’autore, le premesse concettuali di “Type visual”, la personale di Lorenzo Marini che si inaugura giovedì 6 ottobre, presso il Palazzo della Permanente di Milano, in via Turati 34, con cui il Maestro presenta l’ultima evoluzione del suo percorso creativo: l’esaltazione della ricerca dell’alfabeto e più specificamente delle font dei caratteri grafici. Marini, che oltre a essere un artista è uno dei più noti art director a livello internazionale, continua cosi: «L’intenzione estetica soggiacente riemerge con energia dal territorio delle grammatica. Gli spazi di una singola lettera diventano pretesto per meditare, approfondire, reinterpretare ogni singola lettera. Un intero alfabeto seguito dove ogni singola lettera occupa un metro per un metro di tela e viene celebrata, illustrata, rielaborata secondo il solo criterio

dell’architettura degli spazi. Ricerca presente in tutto il mio lavoro artistico. Qui la mappatura dei pieni e dei vuoti si rivolge dentro il cerchio, il triangolo e il

quadrato, che sono le macro geometrie cataloganti il font tipografico.

Per la prima volta uso il colore, ma poi lo ricopro con la neve del

bianco. Per frapporre tra l’opera e lo sguardo del pubblico una sorta di

silenzio preservante».

La personale di Marini, presentata dal critico e conduttore televisivo Giorgio Grasso, già co-curatore della Biennale di Venezia del 2011, proseguirà per tutto il mese d’ottobre.

Marini vanta una apprezzata presenza anche negli States. Lo scorso dicembre ha esposto 8 opere a Miami nella settimana di Art Basel, la più importante fiera d’arte americana. Tra le sue ultime attività spicca una personale in contemporanea, lo scorso aprile, presso gli spazi eventi dei Megastore Mondadori Duomo e Marghera, a Milano (nell’ambito del Progetto St-Art, l’artista del mese) e la Gallery Center Soho di New York. Mentre in luglio è stato presente, unico autore italiano, con 7 dipinti in una collettiva presso la George Bergèr Gallery New York, la galleria che lo rappresenta negli Stati Uniti.

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