Lorenzo Marini in mostra a New York

Un altro traguardo per l’arte visiva di Lorenzo Marini negli Stati Uniti. A poche settimane dalla sua mostra alla Gallery Center di Manhattan, in contemporanea con St-Art Mondadori Milano come artista del mese (Aprile), i suoi lavori sono stati notati da uno dei più grandi e importanti galleristi di contemporary art di Soho, George Bergèr. Così, per tutto il mese di luglio, sette dipinti del maestro saranno esposti al 462 West Broadway: Marini sarà l’unico artista italiano a essere rappresentato da questo famoso gallerista che ha come obiettivo quello di connettere collezionisti, investitori e artisti.

Le opere esposte sono state realizzate nello studio di Los Angeles di Marini. Rispetto ai lavori con cui si è presentato al pubblico italiano, la monocromia del bianco lascia lo spazio a campiture cromatiche vibranti e vivaci. Sempre alla ricerca del concetto dietro la forma e dunque scavando nelle architetture degli spazi, Lorenzo Marini si interroga sui temi della dualità universale, della dinamica delle forze naturali. Ma continua anche la ricerca degli Advisual, dove la pubblicità viene spogliata da ogni semantica per apparire nella sua forma scheletrica di catalogazione spaziale.

Dopo dieci esibizioni in Musei e spazi pubblici e la presenza all’ultima ArtBasel Miami, il tutto nello spazio di soli due anni(da quando cioè Lorenzo Marini ha deciso di rendere pubblico il suo lavoro silenzioso di un ventennio) la mostra alla George Bergèr Gallery New York rappresenta un traguardo importante.

Dopo la pausa estiva Marini presenterà in anteprima a Milano la sua nuova tematica TypeVisual, una ricerca sulla bellezza dell’alfabeto, con una personale dal 3 al 30 ottobre alla Permanente di via Turati a Milano. I collezionisti di attimi sono avvisati.

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